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  • Mercoledì 18 maggio 2016

È l’anno della Francia?

La seconda guida del Post alle squadre che giocheranno gli Europei, su una grande nazionale che quando gioca in casa di solito vince

I giocatori della Francia dopo un gol segnato in amichevole (FRANCK FIFE/AFP/Getty Images)
I giocatori della Francia dopo un gol segnato in amichevole (FRANCK FIFE/AFP/Getty Images)

La nazionale francese allenata da Didier Deschamps è una delle squadre favorite per la vittoria degli Europei, e non potrebbe essere diversamente: gioca in casa e ha una rosa formata interamente da ottimi giocatori, alcuni dei quali stanno disputando da almeno un paio di anni le stagioni migliori delle loro carriere. Deschamps avrebbe avuto la possibilità di convocare una squadra ancora più forte, considerata l’assenza di Karim Benzema e del difensore del Liverpool Mamadou Sakho, squalificato dalla UEFA per 30 giorni ad inizio maggio a causa di una violazione del regolamento antidoping. I francesi non hanno mai deluso il proprio pubblico nei grandi tornei che hanno ospitato e anzi sono fra le squadre che sono riuscite a sfruttare maggiormente il “fattore campo”: vinsero gli Europei del 1984 e i Mondiali nel 1998, da loro organizzati.

La Francia è stata inserita nel gruppo A come testa di serie, in quanto nazione ospitante, e non ha dovuto disputare le qualificazioni. Ha avuto anche la fortuna di finire in quello che probabilmente è il gruppo più debole dei sei, con Svizzera, Romania, e Albania. La Svizzera è da un paio di anni fra le prime dieci nazionali d’Europa ma ultimamente ha avuto diverse difficoltà. L’Albania è alla sua prima partecipazione a un Europeo e insieme all’Ungheria è ritenuta la squadra più debole del torneo. La Romania è appena sopra quest’ultime due.

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La nazionale francese è stata una delle prime ad aver pubblicato la lista definitiva dei 23 giocatori convocati per gli Europei. Non ci sono state grosse sorprese e Deschamps ha chiamato i giocatori che un po’ di tutti si aspettavano:

Portieri Benoît Costil (Rennes), Hugo Lloris (Tottenham), Steve Mandanda (Marsiglia)

Difensori Lucas Digne (Roma), Patrice Évra (Juventus), Christophe Jallet (Lione), Laurent Koscielny (Arsenal), Eliaquim Mangala (Manchester City), Jérémy Mathieu (Barcellona), Bacary Sagna (Manchester City), Raphaël Varane (Real Madrid)

Centrocampisti Yohan Cabaye (Crystal Palace), Lassana Diarra (Marsiglia), N’Golo Kanté (Leicester City), Blaise Matuidi (Paris Saint-Germain), Paul Pogba (Juventus), Moussa Sissoko (Newcastle United)

Attaccanti Kingsley Coman (Bayern Monaco), André-Pierre Gignac (Tigres), Olivier Giroud (Arsenal), Antoine Griezmann (Atlético Madrid), Anthony Martial (Manchester United), Dimitri Payet (West Ham)

La lista delle riserve, cioè dei giocatori che sostituirebbero eventuali infortunati solo prima della partita d’esordio contro la Romania, è composta dal portiere Alphonse Aréola, dal difensore Samuel Umtiti, dai centrocampisti Adrien Rabiot, Morgan Schneiderlin e Djibril Sidibé e dagli attaccanti Hatem Ben Arfa, Kévin Gameiro e Alexandre Lacazette. Molti di questi sarebbero titolari in altre nazionali di livello appena inferiore a quello della Francia: non sono tante le squadre che possono permettersi di lasciare fuori Adrien Rabiot, uno dei centrocampisti più promettenti della sua generazione, Morgan Schneiderlin del Manchester United o Hatem Ben Arfa e Alexandre Lacazette, protagonisti di una grande stagione con Nizza e Lione.

Deschamps ha evidentemente preferito convocare calciatori che hanno giocato regolarmente e per ogni ruolo ha voluto assicurarsi la possibilità di utilizzare giocatori con caratteristiche diverse fra di loro. Lucas Digne, terzino della Roma, è stato preferito a Layvin Kurzawa del PSG per via del maggior numero di partite giocate in questa stagione, anche se poi il terzino sinistro titolare sarà Patrice Evra della Juventus. In attacco sono stati chiamati Giroud, che all’Arsenal non segna mai con regolarità, e il capocannoniere del campionato messicano Gignac, perché sono gli unici due giocatori francesi con rilevanti caratteristiche fisiche. Per la difesa Deschamps ha dovuto rinunciare a due possibili titolari come Kurt Zouma del Chelsea e Aymeric Laporte dell’Atletico Bilbao, entrambi infortunati, e al loro posto ha chiamato Eliaquim Mangala e Jérémy Mathieu.

Nel campionato di clausura messicano Gignac ha segnato in qualsiasi modo

I giocatori

Uno dei criteri con cui si può prevedere la forza di una nazionale in un grande torneo è tenere conto di quanti, fra i 23 giocatori convocati, stanno passando la miglior fase della loro carriera: non necessariamente l’ultima, ma la migliore finora. È un parametro che più o meno ha la stessa importanza delle idee e del modo con cui l’allenatore fa giocare la squadra, o della compattezza del gruppo. Se nel primo caso la Francia non ha mostrato nessun tipo di segnale negativo, per il secondo la situazione è diversa.

Karim Benzema, attaccante del Real Madrid che con ogni probabilità avrebbe giocato titolare tutte le partite dell’Europeo, è stato escluso per via di una brutta storia di video privati e ricatti nei confronti di Mathieu Valbuena, centrocampista francese e in passato compagno di nazionale. Anche lo stesso Valbuena è stato escluso, più probabilmente per motivi tecnici non legati alle ultime vicende. Questo potrebbe aver creato problemi fra i giocatori.

La Francia tuttavia è tra le favorite per i motivi citati sopra, perché anche i più giovani giocano da anni in alcune delle più grandi squadre d’Europa e perché molti dei convocati stanno passando la loro migliore fase della carriera in questo periodo: fra tutti N’Golo Kanté, Antoine Griezmann e Dimitri Payet. Kanté è stato uno dei giocatori fondamentali nella storica vittoria del Leicester City in Premier League, e probabilmente è stato quello che ha più impressionato in campo. Da Kanté è partita la maggior parte degli efficaci contropiede del Leicester: si è dimostrato un centrocampista difensivo vicino alla perfezione, con un senso della posizione incredibile e una grande intelligenza tattica. Kanté sa gestire la palla con tutti e due i piedi, e allo stesso tempo ha le capacità fisiche per recuperare un sacco di palloni a centrocampo. Ha esordito con la nazionale lo scorso marzo e ha segnato uno dei 4 gol con cui la Francia ha battuto la Russia.

Il gol di Kanté contro la Russia

C’è poi Antoine Griezmann, il giocatore più in forma dell’Atletico Madrid finalista di Champions League, che quest’anno ha segnato 32 gol in in 53 partite. Griezmann è mancino, può giocare punta, seconda punta, trequartista o ala, e solo nella Liga ha segnato 22 gol: lo stesso numero di reti realizzate in stagione l’anno scorso.

Dimitri Payet invece è stato uno dei migliori giocatori della Premier League appena conclusa. È stato comprato la scorsa estate dal West Ham, che per averlo ha pagato al Marsiglia circa 15 milioni di euro. È un trequartista in grado di fornire tantissimi assist e passaggi decisivi nella metà campo avversaria, tecnicamente superiore a praticamente tutti gli altri giocatori del campionato ed è anche molto veloce. Slaven Bilic, allenatore del West Ham, mesi fa ha detto che dovrebbe prendere lezioni di poesia per descrivere l’importanza di Payet per il West Ham: infatti, nel periodo in cui Payet è rimasto fermo a causa di un problema fisico, i risultati del West Ham sono notevolmente calati. Oltre a tutto questo, Payet è un tiratore di punizioni incredibile, forse il migliore in circolazione: dal limite dell’area o a 30 metri dalla porta, con potenza, precisione ed effetto pressoché perfetti.

Tutti i gol su punizione segnati da Payet in questa stagione

Anthony Martial ha segnato 18 gol stagionali a vent’anni e al suo primo anno con il Manchester United e in Premier League, realizzando il record di marcature nella propria carriera. Kingsley Coman ha disputato ventidue partite di campionato con il Bayern Monaco, una delle squadre più forti d’Europa, in cui da anni giocano solo i migliori giocatori del mondo. Coman, passato la scorsa estate dalla Juventus al Bayern Monaco, è stato compagno di squadra di Paul Pogba, che con Griezmann è il giocatore più forte tra i convocati. Da tre anni si sta dimostrando uno dei più grandi talenti del calcio mondiale, nonché uno dei primi nel suo ruolo.

La squadra

La Francia, che ha vinto l’ultimo Europeo nel 2000, non ha disputato le qualificazioni ma ha giocato lo stesso un buon numero di amichevoli. Dallo scorso settembre ne ha disputate otto ed è stata sconfitta solo dall’Inghilterra. Ha vinto contro Germania, Danimarca, Serbia e Olanda. L’ultima partita l’ha disputata a fine marzo contro la Russia, vincendo 4 a 2. Ha sempre giocato con il 4-3-3 e nelle partite più importanti ha schierato sempre gli stessi giocatori, con pochi cambiamenti.

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In assenza di Schneiderlin, non convocato, Deschamps ha fatto giocare la squadra con un giocatore davanti alla difesa e in attacco ha alternato Giroud con Gignac, tenendo all’esterno Martial e Griezmann. In difesa, vista l’assenza di Sakho, Varane sarà affiancato probabilmente da Koscielny. Il reparto difensivo è il punto debole della squadra: i due terzini sono entrambi affidabili ma i centrali non danno così tante garanzie. Varane è un grande talento ma Koscielny è un difensore nella media. Il centrocampo francese invece è uno dei più forti del torneo, ma come per l’attacco potrebbe variare composizione con l’alternanza tra Kanté e Diarra. In attacco Griezmann è l’unico veramente sicuro del posto e uno tra Payet e Martial potrebbe essere sostituito da Giroud e Gignac.

Negli ultimi due Europei disputati, nel 2008 e nel 2012, la Francia non ha ottenuto grandi risultati: è uscita ai quarti nel 2012 e ai gironi quattro anni prima. Quest’anno però ha una squadra che in molti, anche senza considerare il “fattore casa”, ritengono veramente forte. Dato quasi per scontato il passaggio del turno come prima classificata, agli ottavi la Francia verrà accoppiata ad una delle migliori terze dei gruppi C, D o E e come per ogni altra squadra favorita che riuscirà a passare i giorni, si comincerà a capire tutto meglio dagli ottavi di finale in poi.