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  • Lunedì 9 maggio 2016

L’incredibile finale del campionato olandese

I tifosi dell'Ajax la ricorderanno con dolore per anni: hanno perso un campionato praticamente già vinto

Un tifoso dell'Ajax dopo la vittoria del PSV (KOEN VAN WEEL/AFP/Getty Images)
Un tifoso dell'Ajax dopo la vittoria del PSV (KOEN VAN WEEL/AFP/Getty Images)

Domenica pomeriggio il PSV Eindhoven ha vinto il suo 23esimo campionato olandese di calcio, dopo aver sconfitto 3 a 1 il PEC Zwolle ma soprattutto grazie all’inaspettato pareggio dell’Ajax contro il già retrocesso De Graafschap. PSV e Ajax infatti si trovavano alla pari in prima posizione e l’Ajax aveva anche il vantaggio della differenza reti, che il PSV avrebbe difficilmente superato in una sola partita. L’Ajax si era persino portato in vantaggio nel primo tempo, ma poi ha commesso una serie di grossolani errori davanti alla porta avversaria, fino al gol del pareggio del De Graafschap. Il PSV, sicuro della vittoria contro lo Zwolle, ha potuto festeggiare il titolo nazionale, così come hanno festeggiato i tifosi di molte squadre olandesi per via della forte antipatia che suscita da anni l’Ajax, la squadra più forte, ricca e vincente d’Olanda.

 

Tutto quello che è successo ieri è stato raccontato da Emanuele Atturo sul sito sportivo Ultimo Uomo:

Alle 16 e 30 di ieri, il PSV ha sollevato il suo 23esimo titolo olandese, un finale di stagione che sarebbe suonato incredibile anche solo alle 16,00. Prima dell’ultima giornata di campionato, Ajax e PSV erano appaiate a 81 punti in cima alla classifica. La squadra di Amsterdam doveva affrontare la trasferta contro il De Graafshap già retrocesso, mentre il PSV era in trasferta contro il PEC Zwolle, una buona squadra ottava in campionato: in caso di arrivo a pari punti l’Ajax avrebbe vinto il campionato per una migliore differenza reti… a meno che il PSV non fosse riuscito a vincere con almeno 7 gol di scarto.

Non sembrava, quindi, dovesse succedere niente di particolarmente significativo e l’Eredivisie, un campionato sempre più prevedibile, trasformato in una sorta di supermercato dei talenti del calcio mondiale, si sarebbe deciso attraverso il meno appassionante dei sistemi: quello della differenza reti: una regola che rimane nascosta e dimenticata fino a che rarissime condizioni di classifica non ne denunciano la assurdità, che forse esiste esclusivamente per nobilitare i gol del 5, del 6 o del 7 a zero con cui le squadre forti chiudono le partite contro quelle deboli.

L’epilogo di ieri ha scongiurato il rischio di quella che sarebbe stata una delle più grandi assurdità della storia del calcio, ma ha aggiunto un altro capitolo alla storia dei finali impossibili di questa stagione di calcio europeo.

(Continua a leggere sul sito dell’Ultimo Uomo)