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  • Martedì 3 maggio 2016

Ma perché i capelli di Trump sono così?

Fosse anche un riporto, sarebbe un riporto ben bizzarro, ma probabilmente non lo è: il parere di un parrucchiere

Donald Trump durante un'intervista con Associated Press al Trump National Golf Club di Sterling, Virginia, il 2 dicembre 2016
(AP Photo/Andrew Harnik)
Donald Trump durante un'intervista con Associated Press al Trump National Golf Club di Sterling, Virginia, il 2 dicembre 2016 (AP Photo/Andrew Harnik)

La pettinatura è una delle prime cose che saltano agli occhi guardando Donald Trump, il milionario imprenditore statunitense da mesi in testa alle primarie del Partito Repubblicano, ed inevitabilmente è diventata un elemento del dibattito. Si tratta di un parrucchino? Di un riporto? La loro forma così strana è naturale o frutto di un intervento esterno? Qualche tempo fa Caroline Mitgang, esperta di cosmetica e parrucchiera, ha cercato di spiegare su Quartz cosa ci sia esattamente dietro i capelli di Donald Trump.

Tanto per cominciare, Trump di sicuro non indossa un parrucchino. Lui stesso si è tirato i capelli diverse volte proprio per respingere queste accuse. E, per andare sul sicuro, se li è fatti tirare anche da terzi. Questi video ci forniscono anche le migliori opportunità di capire cosa stia veramente succedendo intorno alla sua testa.

In effetti più che a un parrucchino i capelli di Trump assomigliano a un riporto. La “frangia” che gli nasconde parte della fronte sembra a volte composta da capelli che partono dalla nuca. Mitgang però sottolinea che sotto questo presunto riporto ci sono evidentemente altri capelli: insomma, non è una strategia per nascondere la calvizie. Il termine riporto, quindi, non si può applicare.

Secondo alcuni, tra cui uno dei suoi biografi non ufficiali, Trump si è sottoposto negli anni ad alcuni trapianti di capelli: uno di questi interventi sarebbe andato male e Trump, per la rabbia, avrebbe colpito la sua allora moglie Ivana, una circostanza negata da Trump e ora anche da Ivana, che però inizialmente aveva testimoniato il contrario. Un trapianto, comunque, non serve a spiegare la strana forma dei capelli di Trump, quindi siamo di nuovo punto e capo.

Secondo Metgang, la spiegazione è semplice: Trump ha uno o più “ciuffi ribelli” che crescono in direzione frontale. Per capirsi, ogni capello cresce da un follicolo che si trova nello scalpo e dal cui orientamento dipende la direzione in cui cresce il capello. Un ciuffo ribelle è un gruppo di capelli che cresce in una direzione diversa da tutti quelli che lo circondano. L’unico modo per controllare un ciuffo ribelle è farlo crescere, in modo che il suo stesso peso permetta di piegarlo e indirizzarlo nella direzione desiderata.

Arrivati a questo punto, Mitgang si schiera a sorpresa con la scelta di Trump: se tagliasse il ciuffo ribelle senza più poterlo controllare gli effetti potrebbero essere persino peggiori, anche se non possiamo esserne del tutto certi visto che Trump ha questo strano taglio praticamente da sempre. In conclusione: la sua tesi è che Trump tenga i capelli lunghi per tenere sotto controllo i suoi ciuffi ribelli. Non ha un parrucchino né un riporto: la sua colpa più grave sarebbe solo avere scelto una tinta di color “giallo pulcino appena nato”. Non ci sarebbero segreti, dunque, dietro l’apparenza insolita della sua testa, «ma soltanto un taglio di capelli che non piace a nessuno».