La lettera di una bambina di otto anni al presidente Obama

Un mese fa Mari Copeny aveva chiesto di incontrare Obama sul caso dell'acqua contaminata a Flint, in Michigan: ora ha ricevuto risposta

Mari Copeny (AP Photo/Andrew Harnik)
Mari Copeny (AP Photo/Andrew Harnik)

Negli ultimi giorni diversi giornali americani hanno ricominciato a parlare di un serio problema ambientale a Flint, in Michigan, già tema di dibattito durante le primarie dei Democratici e dei Repubblicani che si sono tenute nello stato più di un mese fa. Il problema riguarda l’acqua potabile distribuita a Flint per circa un anno e mezzo fino all’ottobre 2015, che conteneva percentuali tossiche di piombo. Il mese scorso Mari Copeny, una bambina di otto anni che abita a Flint, aveva scritto una lettera al presidente Barack Obama chiedendogli un incontro. Copeny si stava preparando ad andare a Washington dove ci sarebbe stata un’audizione del governatore del Michigan, il Repubblicano Rick Snyder, di fronte a una commissione della Camera, proprio in relazione al problema della contaminazione delle acque di Flint. Copeny aveva scritto:

«So che probabilmente è una richiesta bizzarra, ma mi piacerebbe avere la possibilità di incontrare lei e sua moglie. Mia mamma dice che è possibile che lei sarà molto impegnato con cose più importanti, ma ci sono molte persone che vengono con i pullman e anche solo incontrare lei e sua moglie potrebbe davvero tirare su il morale di tutti»

Obama ha risposto lunedì a Mari Copeny, con una lettera pubblicata dalla Casa Bianca su Medium. Tra le altre cose, Obama ha scritto che lei «aveva ragione a dire che i presidenti sono spesso occupati, ma la verità è che in America non c’è nessuno più importante dei cittadini». Obama ha anche detto che andrà a Flint il 4 maggio per parlare con gli abitanti della città riguardo al problema della contaminazione delle acque.