Apple Watch è un flop o un successo?

Secondo gli analisti ha fatto ricavare a Apple più soldi di quanti ne faccia in un anno Rolex, ma è sufficiente?

Il CEO di Apple, Tim Cook (Justin Sullivan/Getty Images)
Il CEO di Apple, Tim Cook (Justin Sullivan/Getty Images)

Apple sta lavorando a una nuova versione del suo Watch che si possa collegare direttamente alla rete cellulare, senza doverlo fare attraverso gli iPhone come oggi. Il nuovo Apple Watch avrà inoltre un processore più veloce per gestire alcune nuove funzionalità, oltre alle applicazioni che già si possono installare sul dispositivo. Le notizie sulla prossima versione dello smartwatch di Apple sono anticipazioni non ufficiali ottenute dal Wall Street Journal, che in passato ha dimostrato di avere fonti affidabili, e non sono state confermate dalla società. Apple Watch è in vendita da un anno circa e non è ancora chiaro quando riceverà un aggiornamento, né se la prossima versione comprenderà già le innovazioni anticipate dal WSJ. La possibilità di utilizzare lo smartwatch indipendentemente dagli iPhone potrebbe incentivare più persone ad acquistarlo, soprattutto per tenere traccia della propria attività fisica durante gli allenamenti.

Apple non ha mai diffuso i dati di vendita del suo Watch, ma secondo gli analisti è probabile che ne abbia venduti circa 12 milioni dall’aprile dello scorso anno quando fu messo in vendita, inizialmente in un numero ristretto di paesi compresi gli Stati Uniti. Apple Watch ha un prezzo medio intorno ai 500 dollari: questo significa che a spanne il nuovo dispositivo ha portato a 6 miliardi di ricavi per l’azienda, un risultato notevole, ma percepito come insufficiente da molti osservatori abituati ai numeri molto più grandi delle vendite degli iPhone e degli iPad. In molti pensano che gli smartwatch messi in vendita finora – non solo da Apple, ma anche da altri produttori come Samsung e Motorola – siano una tecnologia acerba, da migliorare e su cui c’è ancora da lavorare molto. Questo spiega in parte i volumi di vendite finora contenuti e lo scarso interesse degli utenti, soprattutto se indifferenti alle ultime novità tecnologiche.

M. G. Siegler, investitore di diverse start-up e tra gli osservatori più rispettati quando si tratta di Apple, scrive che il dato dei 12 milioni di Apple Watch venduti dovrebbe essere messo in prospettiva, prima di parlare di “flop”. Per esempio, i 6 miliardi di dollari di ricavi ottenuti grazie allo smartwatch sono superiori all’intero fatturato di Rolex nel 2015, che si è fermato a 4,5 miliardi di dollari. Naturalmente gli Apple Watch non sono paragonabili a un orologio tradizionale e Rolex ha obiettivi diversi dall’azienda statunitense, ma i due dati aiutano a comprendere meglio come se la sta cavando un prodotto nuovo sul mercato da appena un anno.

Nel complesso le vendite degli Apple Watch stanno andando bene e hanno superato quelle del primo modello di iPhone, venduto in 6 milioni di unità nel suo primo anno di vendita, ma negli anni seguenti destinato a diventare uno dei prodotti più redditizi mai venduti nella storia. Il Wall Street Journal fa però notare che nel primo anno di vendita, iPad fece meglio di Apple Watch con 19,5 milioni di dispositivi venduti. Il tablet di Apple era però atteso da tempo ed era la naturale evoluzione degli iPhone, con uno schermo più grande per potere fare molte più cose, mentre lo smartwatch rientra in una categoria completamente nuova per la quale non sono stati ancora definiti con precisione limiti e confini.

Quasi tutte le recensioni pubblicate nel 2015 hanno definito Apple Watch come il miglior smartphone disponibile sul mercato, avvertendo i lettori che si tratta comunque di un modello con funzioni ancora rudimentali e consigliando di attendere le sue prossime evoluzioni prima di acquistarlo, se non se ne ha particolare urgenza. Apple Watch ha un processore lento, che viene ulteriormente rallentato in alcune circostanze per fargli consumare meno energia, in modo da garantire la durata della carica dell’orologio per almeno un giorno. Le applicazioni disponibili per ora non hanno portato a grandi o entusiasmanti innovazioni: sono poco usate e l’interesse degli utenti sembra essersi concentrato più che altro sulla possibilità di vedere al volo le notifiche, senza dover estrarre ogni volta lo smartphone della tasca o cercarlo sulla scrivania.

Apple Watch non ha un’antenna GPS né un sistema per collegarsi alla rete cellulare, quindi deve essere sempre collegato a un iPhone per svolgere alcune funzioni. Questa stretta dipendenza dallo smartphone potrebbe da una parte incentivare l’acquisto di nuovi iPhone per la gioia di Apple, ma dall’altra è fonte di crescenti frustrazioni perché limita molto l’utilizzo dell’orologio. Chi lo usa per fare attività fisica, per esempio, non può registrare i dati sul percorso seguito durante una corsa, salvo non si porti dietro anche il telefono. La concorrenza ha iniziato a realizzare smartwatch che si collegano alla rete cellulare, dimostrando che si può fare, e Apple sembra essere intenzionata a fare altrettanto, almeno secondo le fonti del WSJ.

Per il prossimo 13 giugno è prevista una nuova presentazione di Apple, in apertura della Worldwide Developers Conference (WWDC) a San Francisco, ma è improbabile che in quell’occasione sia presentato un nuovo modello di Apple Watch. Al WWDC di solito si parla più che altro di sistemi operativi per i Mac e per i dispositivi mobili: le novità potrebbero quindi limitarsi al software degli Apple Watch.