“Il libro della giungla”: curiosità e cose da sapere

Le cose da sapere sul film, sulla storia e su chi dà la voce agli animali protagonisti (Scarlett Johansson e Giancarlo Magalli, per dirne due)

(Da "Il libro della giungla")
(Da "Il libro della giungla")

Dal 14 aprile è nei cinema Il libro della giungla, un nuovo adattamento delle storie raccontate dallo scrittore britannico Rudyard Kipling nel suo libro del 1894. Il film è anche un remake di Il libro della giungla, un film Disney d’animazione, uscito nel 1967. Il libro della giungla è diretto da Jon Favreau, il regista statunitense dei primi due Iron Man e di Chef – La ricetta perfetta, una commedia del 2014. Nel film c’è un solo personaggio umano: il protagonista Mowgli, interpretato dall’attore statunitense Neel Sethi, che ha 10 anni ed è di origini indiane. Tutti gli animali del film sono stati creati al computer partendo dai movimenti di animali reali. Il libro della giungla sta andando bene sia in Italia – dove solo venerdì è stato visto da più di 50mila persone – che negli Stati Uniti, dove si prevede che incasserà 80 milioni di dollari in un fine settimana. Anche i critici ne parlano molto bene: il suo Metascore, un punteggio ottenuto facendo la media tra le varie recensioni dei più importanti critici di cinema, è di 78 su 100.

Cosa racconta, anche se già lo sapete

La storia è quella di un bambino che cresce nella giungla insieme agli animali ed ha alcuni amici – per esempio la pantera nera Bagheera e l’orso Baloo – ma deve vedersela anche con alcuni nemici: Shere Khan, una tigre del Bengala; Kaa, una femmina di pitone indiano e Re Luigi, che è un Gigantopithecus (un primate) ed è a capo di una tribù di scimmie.

Scarlett Johansson e Giancarlo Magalli nella stessa frase

Le voci degli animali – sì, parlano – sono di alcuni famosi attori che hanno anche recitato per dare agli animali la loro mimica e le loro movenze: ci sono Bill Murray, Ben Kingsley, Idris Elba, Lupita Nyong e Scarlett Johansson, che fa il serpente femmina Kaa, che nel film del 1967 era un maschio. Tra i doppiatori italiani ci sono invece Neri Marcorè, Toni Servillo, Giovanna Mezzogiorno e Giancarlo Magalli, che dà la voce a Re Luigi. Vox ha fatto una classifica di tutti gli animali parlanti del film: vince Bagheera e quello messo peggio è Re Luigi. Per noi invece non c’è gara: stravince Bill Murray, il santo patrono del Post, anche quando fa l’orso.

Dentro ogni immagine il nome del personaggio, dell’attore (o attrice) e dei doppiatori italiani. Manca la foto di Bill Murray, evidentemente assente quando le hanno scattate

Perché piace così tanto

Perché racconta una storia famosa che è sempre piaciuta, ma lo fa in modo nuovo, con molti apprezzati effetti speciali e con una trama più avventurosa di quello che ci si potrebbe aspettare. Ci sono inseguimenti, lotte e momenti drammatici. Alfonso Duralde ha scritto su The Wrap che il film ha la capacità di far entrare gli spettatori nella storia e che sia gli effetti visivi che quelli sonori sono di altissima qualità. Sarah Ward di Screen Daily ha scritto che «architettare una serie di magie visive è già un’ottima cosa, il film riesce però anche a dare vita ai personaggi e alle storie di Kipling». Su Village Voice Bilge Ebiri ha spiegato che sarebbe una gran cosa «se tutti i blockbuster riuscissero a essere così belli, eccitanti e avvincenti». Chris Nashawaty ha notato su Entertainment Weekly che «è la prima volta in cui un film con gli animali che parlano riesce a usare la CGI [acronimo di Computer Generated Imagery, ndr] per colmare in modo efficace il divario tra fantasia e realtà». Nashawaty ha aggiunto che «è uno dei pochi casi in cui un film in 3D riesce a trarre un effettivo beneficio dal suo essere in 3D». La recensione di Mashable è intitolata “Il libro della giungla è un emozionante capolavoro e ha sia arte che cuore” e alcuni critici hanno scritto che il film “lascia a bocca aperta“.

Dove sta piacendo di più

Un po’ dappertutto ma soprattutto in India, il paese in cui la storia è ambientata, anche se tutto il film è in realtà stato girato in uno studio di Los Angeles, negli Stati Uniti. In India Il libro della giungla è uscito in quattro lingue – Inglese, Hindi, Tamil e Telugui – ed è già diventato il film di Hollywood che nella storia ha fatto i migliori incassi nel suo primo fine settimana nei cinema. Tra i doppiatori scelti in India per il film ci sono alcuni dei più importanti attori di Bollywood – la Hollywood indiana. In India il film è uscito una settimana fa, per evitare di uscire insieme a Fan, un thriller di Bollywood in cui recita Shah Rukh Khan, un attore che da quelle parti va fortissimo. Alcuni giorni fa il Guardian aveva raccontato le critiche ricevute dall’ente che regola il cinema indiano dopo che aveva deciso di vietare il film ai bambini non accompagnati, perché “gli effetti speciali e il 3D fanno così paura che sembra gli animali saltino davvero fuori dallo schermo».

Il libro della giungla 2

Già esiste un Libro della giungla 2, un film d’animazione del 2003, diretto da Steve Trenbirth: inizia con Mowgli che, dopo le sue avventure nella giungla, vive con altri uomini in un villaggio. Quel film non andò benissimo e non sono in molti a ricordarsene. Il 12 aprile, prima ancora che Il libro della giungla di Favreau uscisse nei cinema, Movie Pilot ha scritto: «Non è ancora nei cinema ma Disney non ha nemmeno bisogno dei dati d’incasso per sapere che il film sarà un gran successo». Proprio per questo – e a maggior ragione dopo i primi dati sugli incassi – si sta già pensando a un sequel del film, che non è sicuro ma è molto probabile, secondo chi se ne intende. Ci sono anche buone possibilità che a dirigere l’eventuale sequel sia Favreau, ha scritto Hollywood Reporter.

Bonus

Se siete di quelli che “si ma quell’animale lì non è così”, “quella cosa non è vera” e via così, c’è un interessante articolo del National Geographic che spiega un po’ di cose sugli animali che si vedono nel film. Per esempio: il Gigantopithecus (Re Luigi) è un primate estinto. Russell L. Ciochon, una paleo-antropologo statunitense che studia questa specie ha scritto: «Me ne occupa da una vita e ora sono diventati delle star del cinema. Fatta eccezione per i dinosauri non succede a molte altre specie». Nel film del 1967 Re Luigi era un orango, ma gli oranghi non vivono in India.