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  • Lunedì 4 aprile 2016

Antonio Conte allenerà il Chelsea

Lo ha confermato oggi il club londinese: prenderà il posto di Guus Hiddink al termine dei campionati europei

(GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images)
(GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images)

Antonio Conte, l’attuale allenatore della nazionale italiana di calcio, assumerà l’incarico di allenatore del Chelsea dalla prossima stagione, dopo gli Europei di Francia e dopo aver concluso il suo contratto con l’Italia. Le trattative con il club londinese erano note da tempo e Conte prenderà il posto che ora è dell’allenatore olandese Guus Hiddink: ha firmato un contratto triennale.

Alcune settimane fa, durante il Consiglio federale della FIGC, il presidente Carlo Tavecchio aveva annunciato che l’allenatore della nazionale avrebbe lasciato il suo incarico al termine degli Europei, in programma dal 10 giugno al 10 luglio. Tavecchio aveva detto: “Antonio Conte mi ha comunicato che al termine del campionato europeo la sua esperienza finirà. Sente il richiamo del campo, la quotidianità dell’allenamento e questo è comprensibile.”

Il Chelsea, quest’anno, sta disputando una delle sue peggiori stagioni delle ultime annate: lo scorso dicembre, dopo sedici partite di Premier League, si trovava a un punto dalla zona retrocessione dopo aver perso nove partite. José Mourinho, l’allenatore, venne esonerato prima della sosta natalizia e al suo posto venne assunto con il ruolo di “traghettatore” l’esperto allenatore olandese Guus Hiddink, che aveva già allenato il Chelsea nel 2009. Ora la squadra è al decimo posto in classifica a dieci punti di distanza dal quarto posto.

Lo scorso 21 marzo, al Centro tecnico federale della FIGC di Coverciano, si era tenuta la prima conferenza stampa di Conte dopo l’annuncio della sua separazione dalla nazionale. Conte, rispondendo alla domanda di un giornalista che gli aveva chiesto se il mancato rinnovo del contratto fosse stato causato da alcuni “dissapori con la Lega”, aveva detto:

Non è assolutamente un addio al calcio italiano, dove sono cresciuto. Valuterò in futuro cosa fare. Ci sono situazioni in cui si è incudine o martello: in questo momento siamo incudine. E’ il ruolo del commissario tecnico, lo è stato Prandelli e lo sarà anche il mio successore. Me ne farò una ragione. Dopo il Mondiale c’erano tanti buoni propositi, ma poi si è fatta marcia indietro come i gamberi. Il mio riferimento rimane il mio presidente. Quello che mi è dispiaciuto in questi due anni è vedere che una cosa andava fatta per o contro Antonio Conte e non per la Nazionale che è di tutti.

Nella sua carriera da allenatore, Conte ha allenato Arezzo, Bari, Atalanta, Siena e Juventus: con quest’ultima (con cui giocò anche quand’era calciatore) vinse tre campionati di fila e due Supercoppe italiane. È stato ingaggiato come allenatore della nazionale italiana dopo i fallimentari Mondiali del 2014 al posto di Cesare Prandelli. Insieme all’incarico di allenatore, Conte ricopre anche il ruolo di coordinatore delle squadre giovanili della nazionale, posizione occupata prima di lui da Arrigo Sacchi.