• Moda
  • Lunedì 21 marzo 2016

Comprare abiti vintage conviene

E lo fanno sempre più persone, come mostra il successo delle grandi catene che li vendono, negli Stati Uniti come in Italia

di Enrico Matzeu – @enricomatzeu

(What Goes Around Comes Around)
(What Goes Around Comes Around)

Il mercato del vintage è in continua crescita e, come racconta Mark Ellwood su Bloomberg, sia in Europa che negli Stati Uniti aprono sempre più negozi di vestiti e accessori usati di lusso. Per essere definito vintage un capo deve essere stato prodotto da almeno vent’anni: per resistere al tempo deve essere fatto con materiali e tecniche di buona qualità, spesso superiori ai capi più nuovi. Solitamente sono capi firmati che negli anni hanno assunto un certo valore e hanno fatto in qualche modo la storia del costume. Non sono invece considerati vintage i semplici abiti usati che si trovano nei negozi di seconda mano o nei mercatini. Di solito la parola vintage fa venire in mente abiti o accessori degli anni Sessanta e Settanta o più vecchi ancora, ma ormai sono considerati vintage anche i capi che si indossavano negli anni Novanta.

Bloomberg scrive che nel quartiere di Beverly Hills a Los Angeles, famoso per negozi e ristoranti di lusso, accanto alle boutique di lusso stanno aprendo negozi di abbigliamento vintage sempre più grandi e più forniti, frequentati anche da personaggi famosi. Tra i più importanti c’è What Goes Around Comes Around degli imprenditori americani Seth Weisser e Gerard Maione: ne stanno per aprire uno a Rodeo Drive, la via dello shopping di Beverly Hills, che affitterà al suo interno spazi a Chanel e Hermès, i loro principali fornitori di borse e accessori retrò. Questo è il quinto negozio della catena, famosa per vendere prodotti vintage di lusso. In quella zona c’è un altro negozio simile, Fashionphile di Ben Hemminger, che lavora nel settore dal 2008. Entrambe le aziende vanno molto bene: il nuovo negozio di WGACA è più grande del 25 per cento rispetto ai precedenti; a febbraio 2016 Fashionphile ha registrano vendite per circa 2,7 milioni di euro, il miglior mese di sempre, mentre gli affari sono cresciuti tra il 50 e il 60 per cento nell’ultimo anno.

Oltre alla fascinazione verso la moda del passato, le cose vintage funzionano perché, pur essendo firmate, costano molto meno che i prodotti nuovi in commercio. La stylist americana Lauren Goodman spiega che i prezzi dei simbolo iconici di alcune aziende sono aumentati parecchio negli ultimi anni. Una borsa nuova di Chanel, ad esempio, viene rincarata ogni anno del 15 per cento: conviene comprarne una usata che, pur aumentando di valore con gli anni, è più economica. In generale anche i prezzi dei vestiti sono aumentati molto rispetto a una decina di anni fa: molti non se li possono permettere e ripiegano comprandone uno usato di qualche anno prima, più economico.

La moda e le vendite di abbigliamento vintage, sostiene Goodman, sono facilitate anche da Instagram e dall’uso che se ne fa oggi nel mondo della moda. Gli abiti appena usciti sulle passerelle vengono fotografati e postati centinaia di volte, e quando sono messi in vendita nei negozi sembrano già vecchi, perché sono stati visti e rivisti moltissime volte. Con il vintage invece si evita questo problema, perché si indossa qualcosa che non ricorda più nessuno e di cui magari è rimasto un solo pezzo in tutto il mondo.

Anche in Italia gli abiti vintage firmati vendono bene. Il rivenditore più forte è A.N.G.E.L.O., che è diventato negli anni un vero e proprio brand. È stato fondato da Angelo Caroli, che inizialmente vendeva abiti americani a poco prezzo. Nel frattempo iniziò a conservare i capi che avrebbero fatto, secondo lui, la storia del costume, ha costruito un archivio molto grande e fornitissimo e nel 1992 ha aperto l’A.N.G.E.L.O. Vintage Palace a Lugo, in provincia di Ravenna. Qui in molti vanno ad acquistare oggetti e vestiti vintage, anche se A.N.G.E.L.O. partecipa spesso a fiere ed eventi come la Milano Vintage Week, che è stata istituita da un paio di anni e che si tiene solitamente ad aprile in corrispondenza del Salone del mobile di Milano. In Italia un altro punto di riferimento importante per chi segue la moda vintage è il Future Vintage Festival di Padova, che viene organizzato in settembre.