Un pene circonciso è davvero più igienico?

È un luogo comune molto diffuso, ma scientificamente molto dibattuto: basta lavarsi, comunque

Il bassorilievo nella tomba di Ankhamahor a Saqqara, Egitto (Wikimedia)
Il bassorilievo nella tomba di Ankhamahor a Saqqara, Egitto (Wikimedia)

A Saqqara, la grande necropoli egizia poco distante dal Cairo, sulla parete di una piccola tomba c’è una decorazione poco conosciuta, ma di grande importanza storica: è la prima testimonianza mai disegnata di una circoncisione, risalente a più di 4.300 anni fa. Il bassorilievo fa parte della tomba di Ankhamahor, un importante funzionario e sacerdote egizio vissuto durante la VI Dinastia: un adulto seduto a terra taglia il prepuzio (il lembo terminale di pelle del pene) di un uomo assistito da un’altra persona, che sembra coprirgli gli occhi e assisterlo nella dolorosa e al tempo stesso importante cerimonia (per altri però è una depilazione rituale). Gli egittologi non hanno chiarito completamente quale fosse lo scopo della circoncisione tra gli egizi, ma si pensa che la pratica servisse per certificare il passaggio all’età adulta nelle classi sociali più alte e che fosse eseguita durante una cerimonia pubblica. La circoncisione esisteva sicuramente ancora prima di sei millenni fa, e ancora oggi è praticata in molte parti del mondo per motivi tradizionali e religiosi, o perché si pensa che possa portare a qualche vantaggio dal punto di vista igienico, secondo un luogo comune piuttosto affermato.

Il prepuzio
Per farsi un’idea di eventuali vantaggi o svantaggi della circoncisione occorre un breve ripasso di anatomia. Il corpo del pene, la parte cilindrica per intenderci, è sormontato dal glande, una struttura tondeggiante altamente innervata e quindi sensibile. Il glande è ricoperto e protetto dal prepuzio, una parte di pelle (piega cutanea, per fare quelli precisi) che è l’ideale prosecuzione della cute che ricopre il corpo del pene. Il prepuzio ricopre quasi completamente il glande, lasciando libero il meato urinario, la fessurina sulla punta del pene da cui esce la pipì e, durante l’orgasmo, lo sperma. In condizioni normali, il prepuzio è un po’ l’hoodie del pene: un cappuccio mobile, che può essere ritratto.

Ci sono diverse teorie sull’utilità del prepuzio. Secondo alcuni serve per proteggere il pene durante lo sviluppo del feto, per altri ha lo scopo di migliorare il piacere sessuale, importante ai fini riproduttivi e di prosecuzione della specie, mentre per altri ancora serve per mantenere più idratato il glande.

La circoncisione
Ora viene la parte splatter, avvisàti. La circoncisione consiste nell’asportare il prepuzio, in modo che il glande sia sempre libero dal suo cappuccio di pelle. Prima si stima la quantità di prepuzio da rimuovere, sulla base della sua elasticità e della lunghezza che raggiunge. La parte di pelle che si trova sulla parte superiore della punta del pene viene incisa, poi viene inserita una specie di anello di plastica intorno al glande, in modo che lo mantenga separato dal prepuzio. Intorno a questo viene annodato del filo da sutura all’altezza di dove sarà eseguito il taglio e che impedisce che si formi un’emorragia: la parte eccedente viene quindi tagliata. Entro una settimana l’anello viene rimosso e il glande rimane per sempre senza il suo cappuccio di pelle.

Quanto è diffusa la circoncisione
La circoncisione è tra gli interventi chirurgici più diffusi al mondo: si stima che un uomo su tre sia circonciso. La pratica è diffusa soprattutto tra musulmani ed ebrei per motivi religiosi, ma è frequente anche in altre culture e religioni in giro per il pianeta, dall’Oceania all’America Latina passando per l’Asia centrale. Secondo alcuni storici la circoncisione era già praticata circa 15mila anni fa e in alcuni periodi valeva come punizione: una sorta di evirazione a metà per umiliare un nemico, per esempio, e farlo schiavo senza mettere a rischio la sua vita. Oltre agli egizi, nel mondo antico ci sono riferimenti alla circoncisione nella Bibbia ebraica, e se ne fa menzione nella Bibbia cristiana (nel Nuovo Testamento è considerata non necessaria); per l’Islam è invece una pratica essenziale, anche se non contemplata esplicitamente nel Corano. È considerata come un rito di passaggio nelle religioni e potrebbe avere una base igienica, visto che un pene circonciso teoricamente richiede meno manutenzione, ma ancora oggi ci sono valutazioni diverse tra storici e antropologi sulle sue origini. Per gli stessi presunti benefici igienici, è adottata spesso anche da famiglie non osservanti per la loro prole.

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È davvero più igienico?
Molti medici concordano sul fatto che la circoncisione rende più semplice la pulizia della parte, ma questo non significa in nessun modo che un pene senza prepuzio sia più igienico di uno con il suo cappuccio di pelle: significa semplicemente che gli uomini non circoncisi devono imparare a pulirsi bene quando si lavano. Tra pieghe, buchi, parti meno accessibili o coperte di pelo, il nostro corpo presenta qualche complessità quando si tratta di lavarsi, ma questo non significa che rinunciamo a farlo (non sempre, almeno; non tutti, ok). La pulizia delle proprie parti intime non è astrofisica: si tira gentilmente la pelle verso la base del pene, in modo da scoprire la parte di solito a contatto con il glande, e la si lava con un detergente neutro; si sciacqua per bene e si spinge nuovamente la pelle al suo posto. Secondo alcuni medici, chi è circonciso tende a trascurare la parte terminale del pene quando si lava, con la conseguenza di farlo meno accuratamente.

Smegma
La sola parola fa quasi schifo quanto l’odore che produce la sostanza – lo smegma, appunto – nel caso di scarsa igiene personale. Lo smegma è un misto di cellule epiteliali e di sebo, prodotto naturalmente sia dai genitali maschili sia da quelli femminili: nel primo caso si accumula sotto al prepuzio, nel secondo intorno al clitoride. Serve per lubrificare e favorire la separazione della pelle dal resto dell’organo genitale. Se però non ci si lava con accuratezza, le cose possono diventare piuttosto schifose: da chiaro e inodore, lo smegma diventa di un opaco giallognolo e puzza come il pesce marcio, per dirla poco scientificamente. La causa è dovuta all’accumulo di cellule della pelle morte e ai batteri che se ne approfittano, creando grandi colonie per nutrirsi del materiale in decomposizione. Questo problema tra due uomini che si lavano poco riguarda sicuramente di più quello non circonciso, ma nel campionato degli uomini che si lavano non ci sono particolari differenze.

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Quando è necessaria la circoncisione
In alcuni casi la circoncisione è necessaria per motivi medici. C’è per esempio una malattia che si chiama fimosi: causa un restringimento del prepuzio e di conseguenza rende difficoltosa, talvolta dolorosa o impossibile, la pratica di scoprire il glande. Nelle forme più gravi richiede la rimozione del lembo di pelle proprio per evitare infezioni ricorrenti, dovute all’impossibilità di lavarsi sotto il prepuzio. In altri casi viene praticata la circoncisione a causa di irritazioni croniche del glande, ma è una soluzione applicata raramente e solo nei casi più difficili.

HIV
Ci sono indicazioni consistenti sul fatto che la circoncisione possa ridurre la probabilità di contrarre il virus dell’HIV nei rapporti sessuali in alcune popolazioni ad alto rischio di uomini eterosessuali. Il virus che causa l’AIDS attacca tipi di cellule che si trovano in alta concentrazione sulla pelle del pene: durante un rapporto, il glande è sottoposto a uno sforzo meccanico che può causare minuscoli strappi, nei quali il virus può trovare una strada per avviare l’infezione. L’ambiente caldo e umido tra glande e prepuzio, dopo il rapporto, è favorevole alla sopravvivenza del virus, aumentando quindi il tempo di esposizione e di conseguenza il rischio di contrarlo. La materia è ancora molto discussa, ma l’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia comunque la circoncisione in alcune aree dell’Africa, allo scopo di limitare l’epidemia da HIV. La stessa OMS, però, consiglia prima di tutto l’utilizzo del preservativo per limitare l’AIDS in Africa. A oggi non ci sono ricerche che indichino l’utilità della circoncisione nei paesi sviluppati per limitare i contagi da HIV: chi ha questa preoccupazione deve usare il preservativo, e vale per gli uomini circoncisi e per quelli tutti interi.

Altre infezioni
Negli anni sono stati eseguiti numerosi studi per valutare il ruolo della circoncisione nel limitare patologie e infezioni di vario tipo. Le ricerche in materia hanno portato a risultati contrastanti, tali da non spingere nessuna grande organizzazione sanitaria internazionale a consigliare la circoncisione. La pratica non è comunque osteggiata o sconsigliata e spesso per un semplice motivo: in alcuni contesti se il medico si opponesse, chi si vuole circoncidere o vuole fare circoncidere il proprio figlio finirebbe per seguire soluzioni semiclandestine, con evidenti pericoli per la salute.

Chi è circonciso fa sesso meglio?
Gli studi scientifici in materia non sono molti e non hanno portato a risultati molto chiari, soprattutto perché si tratta di una materia delicata e i partecipanti alle ricerche – per lo più sotto forma di sondaggi – tendono a mentire, o a omettere dettagli. Uno studio pubblicato lo scorso anno non ha trovato prove che suggeriscano una diversa percezione degli stimoli sensoriali tra chi è circonciso e chi no. Altre ricerche non hanno riscontrato differenze per quanto riguarda il desiderio sessuale o per problemi come eiaculazione precoce, disfunzioni erettili e incapacità di raggiungere l’orgasmo. Senza la protezione del prepuzio, la pelle che ricopre il glande tende a diventare un poco più resistente (aumenta lo strato di cheratina), ma il fenomeno riguarda comunque sia chi è circonciso sia chi ha il prepuzio, che con l’invecchiamento tende a essere meno elastico e spesso lascia scoperta parte del glande.

Pornografia ed estetica
La possibilità di accedere molto facilmente a contenuti pornografici online sta probabilmente influendo sull’interesse nei confronti della circoncisione, per lo meno da un punto di vista estetico. Quasi tutti gli attori porno sono circoncisi, cosa che può trasmettere l’idea che un pene senza prepuzio sia più adatto alle pratiche sessuali. Naturalmente non è così e ci sono comunque rilevanti eccezioni: Manuel Ferrara è uno dei più famosi attori e registi di film porno, ne ha fatti più di 1.400 e non è circonciso.

È giusto circoncidere i neonati?
Soprattutto nei paesi in cui le circoncisioni sono molto comuni e non solo per motivi religiosi e tradizionali, come gli Stati Uniti, negli ultimi decenni si è aperto un grande dibattito sulle implicazioni etiche di imporre la circoncisione a un neonato, che da grande si troverà un corpo modificato senza che lo avesse voluto espressamente. Secondi i detrattori della pratica, i genitori dovrebbero astenersi da questa pratica, lasciando facoltà al proprio figlio di sceglierla o meno in età adulta.

Tornare indietro
Anche se richiede fino a cinque anni di terapie e interventi, è possibile ripristinare il prepuzio. La pratica di “restoring” consiste nello stirare la pelle intorno al pene, in modo da renderla sempre più elastica fino a quando torna a coprire il glande. In alcuni casi è necessario intervenire anche chirurgicamente.