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  • Venerdì 4 marzo 2016

A Idomeni va sempre peggio

Ora nel campo profughi più affollato della Grecia ci sono 12mila migranti, molti dei quali dormono all'aperto e in condizioni precarie: e stanotte ha anche piovuto

(Dan Kitwood/Getty Images)
(Dan Kitwood/Getty Images)

Migliaia di migranti sono bloccati da giorni nei pressi del villaggio greco di Idomeni, vicino al confine con la Macedonia, in seguito alle nuove restrizioni decise da diversi paesi balcanici – Macedonia compresa – sugli ingressi dei migranti. La situazione a Idomeni è grave già da diverse settimane. Di recente sono arrivati da quelle parti diversi giornalisti che si occupano da mesi del flusso dei migranti dal Medio Oriente: negli ultimi giorni quindi stanno arrivando ancora più storie, foto e aggiornamenti sia dal campo profughi di Idomeni sia dai dintorni del paese, dove da giorni sono accampate migliaia di persone.

Secondo le ultime stime citate da giornalisti di BBC, a Idomeni ci sono quasi 12mila migranti. Secondo Piers Scholfield di BBC, che cita fonti di polizia, nella notte fra giovedì e venerdì – durante la quale ha anche piovuto – «sono state ammesse in Macedonia circa 150 persone, mentre ho visto lo stesso numero di persone arrivare a Idomeni nel giro di un’ora. Il campo si sta espandendo». In un comunicato diffuso il 4 marzo, l’agenzia ONU per i rifugiati ha detto che al momento in Grecia ci sono circa 30mila migranti, e che a Idomeni «nonostante il maggiore impegno dell’esercito e delle autorità greche, in migliaia stanno dormendo all’aperto senza servizi, aiuti o informazioni adeguate».

Le condizioni sono particolarmente dure per i migranti costretti a dormire all’aperto: Medici Senza Frontiere, che da mesi twitta foto e informazioni sulla crisi dei migranti, riporta che ieri notte sono stati accesi «centinaia e centinaia» di piccoli fuochi per scaldarsi, e che le sue strutture stanno cercando di ospitare i bambini malati e le loro famiglie. Secondo un giornalista di BBC, le ONG presenti sul posto distribuiscono circa 34mila pasti al giorno, ma Medici Senza Frontiere dice che non bastano.

Alcune persone si sono anche ingegnate per guadagnare un po’ di soldi: un uomo taglia i capelli per 5 euro – ma ci sono sconti per chi se li fa tagliare di notte – mentre una donna irachena ha aperto una specie di negozio dell’usato.

Una delle cose notate da molti giornalisti sul posto è l’altissimo numero di bambini nel campo: secondo Gavin Lee di BBC, circa il 40 per cento dei migranti presenti a Idomeni sono bambini.

Per il momento non è chiaro come e quando la situazione potrebbe sbloccarsi: Oscar Webb, un giornalista che collabora col Telegraph, prevede che «Idomeni si trasformerà in un campo permanente, simile a quello di Calais. Di questo passo, in migliaia resteranno qui per mesi».

Secondo i dati dell’UNHCR, fra gennaio e febbraio del 2016 sono arrivati via mare in Europa più di 130mila migranti. Nello stesso periodo del 2015 ne erano arrivati circa 12mila. Per il 7 marzo è previsto un nuovo incontro sulla gestione dei migranti fra Turchia e Unione Europea: il Financial Times ha scritto che è vicino un accordo che prevede che la Turchia riaccolga nel suo territorio i cosiddetti “migranti economici” che raggiungono le isole greche.