Il furto di un video virale

La storia di un ragazzo americano e di come un suo video – "trollare Ted Cruz" – stia circolando moltissimo online, ma non sui suoi account

di Caitlin Dewey – Washington Post

(SAMANTHA SIN/AFP/Getty Images)
(SAMANTHA SIN/AFP/Getty Images)

“Trolling Ted Cruz” (“trollare Ted Cruz”) sarebbe dovuto essere il video di YouTube più popolare di Zach Etkind, che dal 2012 carica sul suo canale “Donnie Does” video in cui compie imprese divertenti nella speranza di diventare famoso in rete. Alcuni dei suoi video hanno avuto un discreto successo: il suo video più popolare, in cui Etkind finge di essere il tennista Roger Federer per le strade di Shanghai, è stato visto quasi mezzo milione di volte. “Trolling Ted Cruz” però doveva essere il suo grande successo, uno dei suoi lavori migliori.

Etkind aveva creato un cartello in cui affiancava alla faccia del candidato repubblicano alle presidenziali americane Ted Cruz quella di Brian Baumgartner, l’attore che interpreta Kevin nella popolare serie televisiva comica The Office. Etkind ha poi guidato per mezz’ora da Clemson in South Carolina, dove vive, fino alla città di Anderson, dove era in corso un comizio elettorale di Cruz. Mentre Cruz lodava il grande stato del South Carolina, Etkind ha sollevato il suo cartello chiedendo se Cruz e Baumgartner fossero la stessa persona. Cruz lo ha guardato storto. Come sperava, il video è diventato virale: ha accumulato oltre quattro milioni di visualizzazioni ed è stato twittato dal sito di news e intrattenimento Buzzfeed.

Il problema è che il video che circola online non è quello di Etkind: qualcuno ha messo su Vine una parte del suo video e tutti, BuzzFeed compreso, hanno condiviso quella versione. Etkind se n’è lamentato su Facebook: «Il video di Vine è stato rubato e condiviso da BuzzFeed. Ora è stato visto quasi 4 milioni di volte senza che fossi mai citato come l’autore. Ho speso 18 dollari per quel cartello e sono stato quasi ucciso dai servizi segreti per mostrarlo. È questo il ringraziamento?». In un messaggio al Washington Post Etkind ha poi aggiunto di aver perso «qualche migliaio di dollari» in potenziali guadagni pubblicitari. La persona che ha rubato il video nel frattempo accumula visualizzazioni e nuovi follower.

Su YouTube questo fenomeno è noto come “freebooting” (che significa “saccheggiare”): la pratica di scaricare dei video dagli account dei loro autori senza autorizzazione, e poi caricarli nuovamente su un proprio account. Da quando l’anno scorso ha aumentato sensibilmente la sua offerta di video, Facebook si è guadagnata una reputazione negativa per questo fenomeno. Ma anche social network come Vine e Instagram e aggregatori come il sito World Star hanno seri problemi con il “freebooting”: World Star ha rubato un altro video di Etkind intitolato “Donny Does Pacquiao”, in cui Etkind riesce a intrufolarsi a bordo ring durante un importante incontro di boxe del famoso pugile filippino Manny Pacquiao nel sudest della Cina. La versione diffusa da World Star è stata visualizzata 1,1 milioni di volte, mentre quella di Etkind solo 300mila. I suoi tentativi di far rimuovere la copia del video non sono serviti a niente. Ora Etkind ha lo stesso problema con Buzzfeed, che ha non ha risposto al suo tweet in cui chiedeva di essere riconosciuto come autore del video.

«Ho imparato che non ci si può aspettare che le persone verifichino la provenienza di un video», ha detto Etkind, che inizierà a inserire una firma digitale in tutti i suoi lavori. «Non credo sia malafede: semplicemente non gliene importa abbastanza». Intanto il ragazzo che ha rubato il video di Etkind e lo ha messo su Vine si sta godendo una fama illegittima: in un tweet si è persino vantato di aver raggiunto il momento più alto della sua vita.

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