C’è un caso “Kung Fu Panda 3” (sul serio)

La Fox ha deciso di anticiparne l'uscita nei cinema, le altre case di distribuzione hanno detto che è una mossa prepotente e scorretta

(Da "Kung Fu Panda 3")
(Da "Kung Fu Panda 3")

La sezione italiana di 20th Century Fox, una delle più grandi case cinematografiche al mondo, ha comunicato che il film d’animazione Kung Fu Panda 3 uscirà in Italia prima del previsto: sarebbe dovuto essere nei cinema da giovedì 17 marzo e invece uscirà “in anteprima” già il 12 e il 13 marzo. Il fatto che Kung Fu Panda 3 esca prima del previsto è stato accolto molto male da chi distribuisce i film in Italia e in particolare quelli in uscita in quei giorni. Secondo i distributori italiani “l’anteprima” di Kung Fu Panda 3 è in realtà una mossa sleale: sarà fatta nel weekend (il periodo in cui più gente va al cinema), sarà a pagamento e sarà in molte sale delle principali città italiane. Insomma, non sarebbe una vera “anteprima”, cioè una proiezione per poche persone.

Molte persone sceglieranno quindi di andare a vedere Kung Fu Panda 3 e non altri film concorrenti che avevano deciso – già da mesi – di uscire in quei giorni per non trovarsi a dover competere direttamente con Kung Fu Panda 3. Ne ha parlato Valerio Cappelli sul Corriere della Sera. Cappelli riporta le parole di Giampaolo Letta, amministratore delegato di Medusa, una società concorrente di 20th Century Fox per la distribuzione di film in Italia: «Una cosa così ti asfalta», ha detto Cappelli.

Il sorriso di un cartoon fa litigare tutti. Altro che panda in via di estinzione, stavolta il simpatico animale si prepara a invadere ogni territorio (cinematograficamente parlando). Il cinema italiano parla di «arroganza, scorrettezza e prepotenza» da parte della filiale della major americana Fox, che a sorpresa ha organizzato nel weekend del 12 e 13 marzo due anteprime di Kung Fu Panda 3, compromettendo le altre uscite previste.

Tra i danneggiati c’è Forever Young di Fausto Brizzi, che uscirà il 17 in 500 copie distribuito da Medusa il cui amministratore delegato Giampaolo Letta è molto arrabbiato: «C’era già stato un precedente per un altro film di animazione, I pinguini di Madagascar, sempre con la Fox. Ci siamo incontrati tutti nella sede dell’Anica concordando un gentlemen’s agreement per non farlo più. E la Fox aveva aderito. È difficile trovare una data di uscita per l’affollamento (ci si ingolfa in cinque-sei mesi), e poi manca l’allungamento della stagione. Un atto di prepotenza che va a svantaggio dei distributori indipendenti. Propongo un ramoscello d’ulivo, che almeno limitino il numero delle sale. Una cosa così ti asfalta».

Andrea Occhipinti ha dovuto spostare dal 3 al 24 marzo l’uscita di Heidi (250 copie), film per famiglie destinato a confluire nello stesso bacino di Kung Fu Panda [3]: «Non parlo come presidente dei distributori ma come Lucky Red. Le anteprime della Fox (ma dietro c’è la DreamWorks) ci hanno causato un danno di circa 800 mila euro, l’effetto degli spot trasmessi durante il Festival di Sanremo è stato vanificato. Dovremo spendere altri 200 mila euro per la promozione. Quelle anteprime nel fine settimana, comunicate a dieci giorni dall’uscita di Heidi, sono a pieno titolo delle uscite mascherate. Tutti d’accordo sul fatto che bisogna far crescere il mercato, la quota degli americani è di circa il 60 percento, ma gli unici corretti sono i pesci piccoli italiani che vengono calpestati».

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