Emmanuel Lubezki, che ha vinto tre Oscar di fila

È il direttore della fotografia che ha vinto per "The Revenant": forse non lo sapete ma avete visto di sicuro alcuni suoi film

(Jordan Strauss/Invision/AP)
(Jordan Strauss/Invision/AP)

Emmanuel Lubezki è un direttore della fotografia che questa notte è stato premiato con l’Oscar per la miglior fotografia per il suo lavoro nel film The Revenant, diretto da Alejandro González Iñárritu. Lubezki aveva vinto l’Oscar per la Miglior fotografia anche nel 2014 e nel 2015, ed è quindi diventato l’unico direttore della fotografia che nella storia degli Oscar è stato premiato per tre volte consecutive. Nel 2015 Lubezki aveva vinto la Migliore fotografia per Birdman e l’anno precedente era stato premiato per Gravity. Lubezki è la settima persona che, nella storia degli Oscar, riesce a vincere tre Oscar di fila.

Emmanuel Lubezki – conosciuto anche come “Chivo” – è nato nel 1964 a Città del Messico. Ha iniziato la sua carriera negli anni Ottanta lavorando per la televisione messicana e il suo primo lavoro importante nel cinema è stato nel 1993 per il film Un Pezzo da Venti di Keva Rosenfeld. Nel corso della sua carriera Lubezki ha collaborato con alcuni dei registi più importanti del mondo: Alfonso Cuarón (il regista di Gravity), Tim Burton (Il mistero di Sleepy Hollow), Terrence Malick (The Tree of Life), i fratelli Coen (Burn After Reading – A prova di spia) e, negli ultimi anni, Iñárritu.

Lubezki è stato nominato per la Migliore fotografia in otto diverse occasioni e i tre Oscar consecutivi sono arrivati dopo che era stato nominato per cinque volte senza mai vincere. La prima nomination agli Oscar l’ha avuta per il film del 1995 La piccola principessa di Cuarón. È poi stato nominato per Il mistero di Sleepy Hollow, The New World (un film di Malick che riprende la storia di Pocahontas), I figli degli uomini (un film di fantascienza, anche questo di Cuarón) e, nel 2011, per The Tree of Life.

Di Lubezki si è parlato soprattutto per The Revenant, però: il film è stato girato quasi tutto in esterni e con temperature in molti casi sotto zero. Nelle interviste che ha fatto parlando del film, Iñárritu ha spesso elogiato la fotografia di Lubezki sottolineando soprattutto una cosa: quasi tutte le scene di The Revenant sono state girate con luce naturale, senza l’aggiunta di illuminazione artificiale. È una cosa molto rara, perché è molto difficile ottenere una buona luminosità senza aggiustare la luce in modo artificiale. La cosa è stata problematica soprattutto perché per sfruttare la luce naturale c’erano solo pochi minuti al giorno in cui era possibile girare. È andata benissimo e la fotografia di The Revenant è stata molto apprezzata anche da critica e pubblico, oltre che ovviamente dall’Academy.