Facebook e la contesa legale su una vagina in Francia

Cinque anni fa un insegnante parigino pubblicò il famoso quadro "L'origine du monde": Facebook lo rimosse, da allora va avanti una causa

(Wikimedia)
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Nel 2010 Frederic Durand-Baissas, un insegnante parigino di 57 anni, pubblicò un’immagine del famoso dipinto di Gustave Courbet L’origine du monde del 1866: da cinque anni il quadro è «al centro di una contesa legale che riguarda la Francia, Facebook e la censura online», come scriveva The Verge nel marzo 2015. Facebook infatti sospese l’account di Durand-Baissas perché il post violava le regole del social network sulla nudità, nonostante L’origine du monde sia un quadro molto importante per la storia dell’arte, esposto all Musée d’Orsay a Parigi. Durand-Baissas fece quindi causa a Facebook e nel marzo 2015 un tribunale francese decise di aprire un procedimento a riguardo, sostenendo di avere competenza di pronunciarsi sulla questione nonostante Facebook la pensi diversamente.

Il 12 febbraio scorso un altro tribunale francese ha detto che le richieste di Durand-Baissas sono legittime: in pratica ha ribadito quello che era stato sostenuto dall’altro tribunale, nel marzo del 2015, e cioè che Facebook non ha il diritto di sospendere un account di un utente francese se la Francia lo ritiene sbagliato.

Origin-of-the-WorldL’origine du monde – Gustave Courbet

Lo stesso tribunale deciderà ora se accogliere o meno le richieste di Durand-Baissas, che chiede a Facebook due cose: la riattivazione del suo account e circa 20mila euro di danni. Durand-Baissas ha anche detto ad Associated Press: «È un caso di libertà d’espressione e censura. Se [Facebook] non riesce a vedere la differenza tra un capolavoro e un’immagine pornografica, noi in Francia ci riusciamo».

Facebook non si è ancora espressa sulla recente decisione del tribunale francese. In passato gli avvocati di Facebook avevano sostenuto che una causa legale di questo tipo avrebbe dovuto svolgersi in California, dove si trova la sede di Facebook, e non in Francia. Secondo loro il fatto che il servizio di Facebook è gratuito – non serve pagare per aprire un account – non dà diritto a un utente francese di protestare contro le scelte di Facebook. Facebook ha ancora la possibilità di fare appello contro la decisione del tribunale francese. In sintesi: prima che la Francia possa davvero decidere chi ha eventualmente ragione si dovrà finire di decidere a chi compete la decisione.

Le regole di Facebook sulle immagini “con contenuti di nudo” sono state più volte modificate durante gli anni. Questa è la versione attuale, disponibile alla pagina Community Standards di Facebook.

Le persone a volte condividono contenuti che mostrano nudità per ragioni legate a campagne di sensibilizzazione o a progetti artistici. Limitiamo la visualizzazione di immagini di nudo perché alcune persone della nostra comunità globale sono particolarmente sensibili a questo tipo di contenuti per via della loro cultura o età. Per trattare in modo equo le persone e rispondere velocemente alle segnalazioni, è fondamentale disporre di normative i cui termini globali siano applicabili in maniera semplice e uniforme quando si controllano i contenuti. Di conseguenza, le nostre normative sono talvolta più rigide di quanto ci aspettiamo e limitano anche contenuti condivisi per obiettivi legittimi. Ci impegniamo sempre al massimo per migliorare l’analisi dei contenuti e per far applicare i nostri standard.

Rimuoviamo le foto dei genitali delle persone o che ritraggono fondoschiena completamente in vista. Rimuoviamo anche le immagini di seni femminili dove è visibile il capezzolo, ma permettiamo sempre la pubblicazione di foto di donne che allattano o che mostrano il seno con cicatrici causate da una mastectomia. È permessa anche la pubblicazione di fotografie di dipinti, sculture o altre forme d’arte che ritraggono figure nude. Le restrizioni relative alla visualizzazione di nudità e alle attività sessuali si applicano ai contenuti creati digitalmente a meno che non vengano pubblicati a fini educativi, umoristici o satirici. Sono vietate le immagini esplicite di rapporti sessuali. Anche le descrizioni di atti sessuali che entrano troppo nel dettaglio potrebbero essere rimosse.