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  • Mercoledì 10 febbraio 2016

Donald Trump e Bernie Sanders hanno vinto le primarie del New Hampshire

Hillary Clinton è andata molto male, mentre tra i Repubblicani è arrivato secondo il governatore dell'Ohio, John Kasich

Bernie Sanders dopo la vittoria. (JEWEL SAMAD/AFP/Getty Images)
Bernie Sanders dopo la vittoria. (JEWEL SAMAD/AFP/Getty Images)

Bernie Sanders e Donald Trump hanno vinto le primarie statunitensi del New Hampshire, come era previsto dai sondaggi. Lo scrutinio non è ancora finito ma è arrivato intorno al 90 per cento dei seggi. Tra i Democratici Bernie Sanders, senatore del Vermont, ha battuto Hillary Clinton di oltre 20 punti percentuali. Tra i Repubblicani invece Donald Trump, imprenditore e personaggio televisivo, ha staccato molto il governatore dell’Ohio, John Kasich, arrivato secondo davanti agli altri principali candidati (tra cui Ted Cruz, Marco Rubio, Chris Christie e Jeb Bush).

I risultati parziali:

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Un risultato del genere tra i Democratici era in qualche modo atteso: Sanders ha puntato molto proprio su Iowa e New Hampshire – due stati piccoli, più di sinistra del resto del paese e con una composizione demografica per lui favorevole – allo scopo di ottenere un buon risultato e guadagnare forza economica e mediatica in vista delle prossime primarie. Un distacco così largo però non era nelle previsioni e sarà complicato da gestire per Hillary Clinton, scrive la stampa statunitense, che è attesa ora da dieci giorni di discussioni e dubbi sulle sue possibilità di confermare le aspettative che la volevano grande favorita e vincitrice designata.

Il discorso di Bernie Sanders dopo la vittoria:

Tra i Repubblicani, invece, la vittoria di Trump rimescola molto la situazione. Trump era arrivato secondo ai caucus dell’Iowa, ottenendo un risultato deludente in termini di voti rispetto alle aspettative. Tra i Repubblicani in New Hampshire è arrivato secondo John Kasich, governatore dell’Ohio, sicuramente il più moderato e ragionevole tra i candidati; al terzo posto invece è arrivato Jeb Bush, che era andato molto male in Iowa e la cui campagna elettorale era stata considerata negli ultimi mesi praticamente moribonda. Ted Cruz, che in Iowa invece aveva vinto, è arrivato quarto. Il senatore Marco Rubio, che in Iowa aveva ottenuto un sorprendente terzo posto, in New Hampshire è arrivato solo quinto.

Il discorso di Donald Trump dopo la vittoria:

Il New Hampshire è tradizionalmente il secondo stato che vota alle primarie: il primo è l’Iowa, dove lo scorso primo febbraio hanno vinto il senatore Ted Cruz tra i Repubblicani e – per un pelo – Hillary Clinton tra i Democratici. Le elezioni in Iowa e in New Hampshire non sono determinanti per la vittoria finale delle primarie, ma sfoltiscono il numero dei candidati, possono lanciare o affossare le loro speranze e forniscono alcune importanti indicazioni sui loro punti di forza e sulle loro debolezze. La campagna elettorale si sposta ora in Nevada e in South Carolina, dove si vota a febbraio, e poi in molti altri stati americani che vanno a votare a marzo e che probabilmente decideranno chi otterrà la nomination.

Il discorso di Hillary Clinton dopo la sconfitta:

I temi della campagna elettorale in New Hampshire sono stati in gran parte coincidenti con la campagna nazionale: d’altra parte i candidati in questi mesi hanno viaggiato molto da uno stato all’altro e una parte significativa delle loro attività pubbliche avviene in televisione. Gli elettori americani fin qui hanno dimostrato di essere interessati soprattutto alla situazione dell’economia (che ha fatto grandi miglioramenti negli ultimi sette anni ma secondo molti li ha fatti lentamente), del lavoro (il tasso di disoccupazione è sceso al 4,9 per cento, ma molti nuovi posti di lavoro sono a basso reddito), delle tasse (quelle universitarie sugli studenti sono un tema importante soprattutto per gli elettori più giovani) e della lotta al terrorismo (con tutte le questioni collegate, dalla gestione dell’immigrazione alla guerra civile in Siria). I Repubblicani del New Hampshire sono considerati tra i più moderati del paese, sono piuttosto benestanti e soprattutto nella parte meridionale dello stato risentono molto dell’influenza di Boston (ci sono molti pendolari che fanno avanti e indietro). Gli elettori Democratici invece sono più di sinistra di quanto sono altrove, come accade in generale negli altri stati della regione: pensate per esempio al Massachusetts e al Vermont.

Il New Hampshire è uno stato americano del New England: confina col Massachusetts a sud, col Vermont a ovest, col Maine e con l’oceano a est, col Canada a nord. È uno stato molto piccolo, come l’Iowa: il fatto che le primarie comincino tradizionalmente da due stati piccoli permette a tutti i candidati di avere una chance, anche a quelli che hanno meno organizzazione e risorse. Come l’Iowa, però, il New Hampshire è poco rappresentativo degli Stati Uniti: i suoi abitanti sono bianchi per il 92,3 per cento, di origini asiatiche per il 2,2 per cento, di origini ispaniche per l’1,6 per cento, neri per l’1,1 per cento; dal punto di vista religioso il New Hampshire è lo stato americano con la più alta percentuale di non credenti, il 26 per cento.