È stato arrestato il sindaco di Brindisi

È accusato fra le altre cose di abuso d'ufficio e truffa nell'ambito di un'inchiesta sulla gestione dei rifiuti: nel 2013 si era già autosospeso dal PD per un'altra inchiesta

(ANSA/CLAUDIO LONGO)
(ANSA/CLAUDIO LONGO)

Sabato 6 febbraio Cosimo “Mimmo” Consales, l’attuale sindaco di Brindisi (Puglia), è stato arrestato dalla polizia nell’ambito di un’inchiesta locale sulla gestione dei rifiuti. Consales ha 56 anni, prima di diventare sindaco lavorava come giornalista ed è stato eletto nel 2012 con una coalizione di centrosinistra. Assieme a Consales sono stati arrestati anche l’imprenditore Luca Secreti, amministratore di un’azienda che gestisce i rifiuti per conto del comune di Brindisi, e il commercialista Massimo Vergara. Il Quotidiano di Puglia scrive che «i tre sono accusati, in concorso, di abuso d’ufficio, corruzione, concussione e truffa».

In sostanza, scrive Brindisi Report, Consales è accusato di avere appaltato la gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata ad aziende a sua scelta, per poi lucrare sulle concessioni. Secondo Rainews la procura di Brindisi spiegherà i dettagli dell’inchiesta durante una conferenza stampa in programma per oggi alle 11.30.

Non è la prima volta che Consales viene accusato di aver commesso delle illegalità: nel 2013 si era autosospeso dal Partito Democratico in seguito a un’altra inchiesta sull’appalto per l’affidamento dei servizi di comunicazione del comune di Brindisi. Consales aveva anche da mesi cattivi rapporti col PD: a gennaio del 2016 era stato accusato di avere assunto nel proprio staff il figlio di un consigliere dell’opposizione recentemente passato in maggioranza, mentre il presidente della Puglia Michele Emiliano ha detto che il PD gli aveva «da mesi ritirato la fiducia a causa delle inefficienze e irregolarità nel ciclo dei rifiuti».