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  • Giovedì 4 febbraio 2016

La storia di Lucia Annibali

La donna che venne sfigurata con l'acido nel 2013, di cui si parlerà stasera su RAI TRE durante "Storie Maledette"

Lucia Annibali durante l'intervista rilasciata a Daria Bignardi alle Invasioni Barbariche
Lucia Annibali durante l'intervista rilasciata a Daria Bignardi alle Invasioni Barbariche

Stasera, durante la trasmissione televisiva Storie Maledette – in onda su Rai Tre e condotta da Franca Leosini – si tornerà a parlare di uno dei casi di aggressione con acido più noti degli ultimi anni, quello commesso nel 2013 a Pesaro da Luca Varani nei confronti di Lucia Annibali. Varani  è stato condannato a 20 anni di prigione in appello per aver organizzato l’aggressione ad Annibali, rimasta sfigurata dopo l’attacco. Della vicenda della Annibali si interessarono all’epoca molti giornali locali e diversi quotidiani nazionali. Negli anni lei stessa ha rilasciato moltissime interviste per raccontare la sua storia e cercare di dare coraggio alle donne che hanno vissuto un’esperienza simile alla sua. Nel 2014 ha pubblicato anche un libro per Rizzoli, intitolato Io ci sono. Una storia di non amore. Della puntata di oggi, tuttavia, si è parlato moltissimo perché verrà trasmessa un’intervista a Varani – la prima da quando è stato condannato – e la cosa è stata molto criticata da chi ritiene che questo potrebbe in qualche modo valorizzare il punto di vista dell’aggressore rispetto a quello della vittima.

L’aggressione con l’acido

Il 16 aprile del 2013, intorno alle 21.30, Lucia Annibali, avvocato di Urbino che all’epoca aveva 35 anni e viveva a Pesaro, venne aggredita sul pianerottolo di casa sua da un uomo incappucciato che le gettò addosso dell’acido solforico mentre un secondo uomo faceva da palo, controllando. L’acido colpì il viso e il collo di Annibali, che rischiò di perdere la vista. Venne immediatamente ricoverata al centro grandi ustioni dell’ospedale di Parma, dove negli anni ha poi subito diversi interventi chirurgici di ricostruzione.

Già durante i primi soccorsi dopo l’attacco Annibali fece il nome di un uomo: Luca Varani, anche lui avvocato pesarese di 35 anni. Tra i due c’era stata una relazione, durata finché Annibali non aveva scoperto che lui era da anni legato a un’altra donna, da cui aspettava un figlio. Varani rispose subito all’accusa dicendo che a quell’ora si trovava con degli amici a giocare a calcetto. Nonostante l’alibi, il 20 aprile Varani venne arrestato con l’accusa di aver organizzato l’aggressione, assoldando due uomini, Altistin Prevcetaj, 31 anni, e Rubin Talaban, 28 anni, entrambi di origine albanese, per vendicarsi con Annibali per essere stato lasciato.

Durante il processo con rito abbreviato iniziato nel 2013, Varani ammise di essere il mandante di Prevcetaj e Talaban, ma sostenne di averli assoldati solo per sfregiare con l’acido la macchina della Annibali e non per aggredirla fisicamente. Il giudice non credette alla sua versione, mentre il pm Monica Garulli chiese il massimo della pena prevista dal rito abbreviato, ovvero 20 anni a Varani e 18 per i due esecutori. A pesare sull’accusa a Varani non ci fu solo l’aggressione nei confronti di Annibali, ma anche una serie di indizi relativi al suo comportamento ossessivo nei suoi confronti e un’accusa di tentato omicidio: nel febbraio del 2013 infatti Varani era entrato nella casa di Annibali e aveva manomesso le valvole del gas, rischiando di far esplodere la casa.

In primo grado, il 29 maggio 2014, Varani venne condannato a 20 anni di prigione, Prevcetaj e Talaban a 14 anni. La pena venne confermata nella sentenza di appello del gennaio 2015 nel caso di Varani e ridotta invece da 14 a 12 anni nel caso dei due esecutori.

L’intervista a Luca Varani

Varani ha fatto ricorso in Cassazione, il processo inizierà il 10 maggio di quest’anno. Per questa ragione l’intervista di Franca Leosini ha suscitato molte polemiche. La stessa procura di Pesaro sta cercando di capire da dove sia partita l’autorizzazione per l’intervista e il procuratore Manfredi Palumbo ha dichiarato al Resto del Carlino che «mettere un microfono davanti all’imputato Varani, con un processo non ancora definito, lo ritengo irrituale e irrispettoso nei confronti dell’impegno investigativo e processuale fin qui profuso». Nel frattempo Alessia Morani, vicecapogruppo del PD alla Camera, e Lara Ricciati, deputata di Sel hanno detto di ritenere ingiusto che venga data pubblicamente parola a un uomo già condannato per raccontare il suo punto di vista sulla storia e hanno chiesto che l’intervista non venisse mandata in onda. Francesco Coli, avvocato di Lucia Annibali, non ha invece espresso preoccupazioni e, anzi, ha dichiarato che questa potrebbe essere l’occasione, per Varani, di raccontare come sono andate le cose e chiedere pubblicamente scusa. Nonostante le polemiche la puntata di Storie Maledette andrà in onda regolarmente alle 21.05.

Lucia Annibali alle Invasioni Barbariche il 14 gennaio 2015: