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  • Mercoledì 3 febbraio 2016

Dentro una fabbrica di bottiglie

Le fotografie della Phoenicia Glass Works, con distese di cocci di vetro che sembrano prati e montagne

(AP Photo/Oded Balilty)
(AP Photo/Oded Balilty)

Il fotografo israeliano di Associated Press Oded Balilty ha visitato l’unica fabbrica di contenitori in vetro di Israele, la Phoenicia Glass Works Ltd. di Yeruham, nel sud del paese. Ogni giorno alla fabbrica arrivano circa decine di migliaia di bottiglie da riciclare, che vengono tritate, ridotte in frammenti poi accumulati in gigantesche “dune” nel deserto, alte fino a 15 metri e che ricoprono una superficie pari a quella di diversi campi da calcio.

I frammenti di vetro vengono poi raccolti per essere fusi e trasformati in nuove bottiglie: ogni giorno la fabbrica ne produce circa 1 milione, per grandi aziende come Coca Cola, Pepsi, e Heineken e per produttori di vino e di olio locali. Quotidianamente, circa 300mila bottiglie escono dai forni con dei difetti, e finiscono insieme a quelle da riciclare. La fabbrica è attiva tutti i giorni dell’anno, 24 ore al giorno: i forni non possono essere spenti, perché il vetro fuso si solidificherebbe ostruendoli. Questo significa che alcuni dei circa 250 operai della fabbrica devono lavorare anche nel giorno dello Yom Kippur, la festa più sacra della religione ebraica, nella quale è vietato lavorare (oltre a fare moltissime altre cose). La Phoenicia Glass Works è l’unica fabbrica di contenitori in vetro di Israele, e estrae la sabbia, il principale ingrediente nella produzione del vetro, da una cava vicina.