• Mondo
  • Martedì 2 febbraio 2016

Ted Cruz ha vinto, Clinton e Sanders pari

Ai caucus dell'Iowa tra i Repubblicani ha vinto il senatore del Texas, mentre Donald Trump è stato un flop; tra i Democratici è avanti Clinton ma di pochissimo

Ted Cruz dopo la vittoria. (AP Photo/Chris Carlson)
Ted Cruz dopo la vittoria. (AP Photo/Chris Carlson)

Aggiornamento: alle 19 italiane di martedì Associated Press ha annunciato la vittoria di Hillary Clinton.

*****

Ted Cruz, senatore del Texas di origini cubane e posizioni molto di destra, ha vinto le primarie dei Repubblicani statunitensi in Iowa; l’imprenditore Donald Trump è arrivato deludentemente secondo, dopo essere stato per mesi in testa ai sondaggi, mentre Marco Rubio, senatore della Florida, ha ottenuto un terzo posto sorprendentemente solido. Tra i Democratici ha vinto Hillary Clinton, ma per pochissimo: ha ottenuto il 49,8 per cento dei voti (e 28 delegati) contro il 49,6 (e 21 delegati) del senatore Bernie Sanders. Un ultimo delegato Democratico è ancora da assegnare.

I caucus dell’Iowa rappresentano l’inizio ufficiale delle primarie con cui i partiti statunitensi scelgono i loro candidati alla presidenza. I caucus sono una forma di consultazione più articolata e complessa del normale “voto al seggio”: prevedono un dibattito tra i sostenitori dei vari candidati, che hanno la possibilità di convincersi a vicenda, e tra i Democratici non prevedono il voto segreto. L’affluenza sembra molto alta tra i Repubblicani, dove potrebbe battere il record storico di partecipazione ai caucus dell’Iowa; anche tra i Democratici c’è stata una corposa partecipazione al voto, anche se non è stato superato il record di affluenza del 2008.

Foto di votazioni, conteggi, attese e festeggiamenti

Tra i Democratici l’ex segretario di stato Hillary Clinton ha vinto con il 49,8 per cento dei voti, seguita dal senatore Bernie Sanders con il 49,6 per cento. Martin O’Malley, governatore del Maryland, è fermo allo 0,6 per cento e ha annunciato il suo ritiro. Clinton ha ottenuto 28 delegati contro i 21 di Sanders. Considerate le posizioni di partenza, se nessuno tra Clinton e Sanders può dirsi pienamente vincitore dopo un risultato così equilibrato, dal punto di vista politico e mediatico è probabilmente Sanders il candidato che viene fuori meglio da questa notte; ma è vero anche che l’Iowa per Sanders era uno stato dalle condizioni ideali – piccolo, a grandissima maggioranza bianco e ricco di attivisti politici – e altrove le condizioni dovrebbero essere più favorevoli a Clinton.

Il discorso di Bernie Sanders dopo i risultati:

Il discorso di Hillary Clinton dopo i risultati:

Tra i Repubblicani, quando il 99,9 per cento dei seggi ha comunicato i suoi dati, il senatore Ted Cruz ha vinto con il 27,7 per cento dei voti (8 delegati) sull’imprenditore Donald Trump, secondo con il 24,3 per cento (7 delegati). Dietro di loro ci sono il senatore Marco Rubio con il 23,1 per cento e 7 delegati (uno dei risultati più sorprendenti della serata), il neurochirurgo Ben Carson con il 9,3 per cento (3 delegati), il senatore Rand Paul con il 4,5 per cento (un delegato), l’ex governatore Jeb Bush con il 2,8 per cento e un delegato (si pensava che sarebbe andato male, ma non così male), il governatore John Kasich con l’1,9 per cento, la manager Carly Fiorina con l’1,9 per cento, l’ex governatore Mike Huckabee con l’1,8 per cento (che si è ritirato), il governatore Chris Christie con l’1,8 per cento.

Il discorso di Ted Cruz dopo i risultati:

Il dato dei Repubblicani si discosta da quello che dicevano gli ultimi sondaggi, secondo cui Trump aveva un solido vantaggio sugli altri candidati. Cruz aveva il sostegno dei gruppi religiosi conservatori, che di recente hanno spesso deciso la vittoria tra i candidati Repubblicani in Iowa (Mike Huckabee nel 2008, Rick Santorum nel 2012, per esempio), ma era molto osteggiato dalla potente lobby locale dell’industria dell’etanolo, che riceve ogni anno sostanziosi e controversi sussidi dal governo federale. Cruz è il primo Repubblicano dal 1980 a vincere i caucus dell’Iowa senza essere un grande sostenitore dell’industria dell’etanolo. L’altra sorpresa è il risultato di Marco Rubio, che era dato intorno al 15 per cento e invece per poco non ha raggiunto Donald Trump al secondo posto.

Il discorso di Marco Rubio dopo i risultati:

Il discorso di Donald Trump dopo i risultati:

Le primarie statunitensi proseguono poi il 9 febbraio in New Hampshire – nel frattempo ci saranno due dibattiti televisivi – e prima della fine del mese si voterà in Nevada e in South Carolina. Il primo marzo, poi, ci sarà il cosiddetto Super-Tuesday: si voterà in dieci stati – quattordici per i Repubblicani – nello stesso giorno. A quel punto dovremmo avere le idee più chiare su chi saranno i candidati che l’8 novembre si contenderanno la presidenza degli Stati Uniti d’America.