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  • Venerdì 29 gennaio 2016

Un e-reader per non vedenti

È stato progettato in America, usa l'alfabeto braille e sembra il primo che potrà avere un prezzo accessibile

(University of Michigan)
(University of Michigan)

I ricercatori dell’università del Michigan hanno progettato un prototipo di lettore ebook che permette alle persone non vedenti di leggere grazie all’alfabeto braille. Esternamente il prototipo assomiglia a un iPad, ma sulla superficie dello schermo ci sono piccole protuberanze in rilievo che si abbassano e rialzano componendo testi in alfabeto braille in modo da permettere la lettura con i polpastrelli. La pagina si può aggiornare e ricaricare. Il prototipo è particolarmente innovativo poiché riesce a mostrare una pagina intera, cioè una decina di righe di testo, ma potrebbe costare molto meno di quelli finora prodotti. I modelli in commercio a prezzi contenuti mostrano una riga per volta.

A quanto dice Sile O’Modhrain, la professoressa a capo del progetto, i tablet per non vedenti a una sola riga  oggi costano tra i 2.750 e i 4.600 euro, mentre quelli a pagina intera intorno ai 50 mila euro. Il costo più contenuto sarebbe dovuto al fatto che nel nuovo lettore le impuntature si alzano e abbassano grazie alla pressione dell’aria o di un fluido, non a un sistema elettronico, le cui componenti comportavano le spese maggiori per i produttori. Attualmente sono in commercio dei display in braille non paragonabili agli ebook per dimensioni e forma (assomigliano a grandi tastiere) e comunque piuttosto costosi.

Il primo lettore ebook per non vedenti fu progettato nel 2009 dallo studio di design coreano Yanko Design. Il prototipo sfruttava la tecnologia dei polimeri elettroattivi, che sono materiali utilizzati nella robotica capaci di cambiare forma grazie agli impulsi elettrici. Si tratta, però, di una tecnologia molto costosa e difficile da produrre in serie, tanto che il progetto alla fine non fu messo in produzione. Nel 2013 è iniziato il progetto Anagraphs, un tablet con lo schermo di cera su cui i testi si imprimono grazie al calore. Il progetto è stato finanziato dall’Unione Europea con oltre 1 milione e mezzo di euro, ma non è ancora entrato in produzione. Un altro progetto in fase di test è l’e-reader per non vedenti dello studio austriaco Blitab, che sarà lanciato entro l’anno e promette di convertire in braille qualsiasi testo elettronico grazie a una semplice porta USB.

Il sistema di scrittura e lettura braille fu inventato nella prima metà dell’Ottocento dal francese Louis Braille, che da bambino a causa di un’infezione era rimasto cieco da un occhio. L’idea gli venne quando scoprì che per i dispacci notturni l’esercito utilizzava un alfabeto basato su dodici punti, di volta in volta in rilievo. L’alfabeto braille è a sei punti, in due file di tre, simili alle tessere del domino. Ogni lettera si definisce in base a quali sono i punti in rilievo: nella A è il primo in alto a sinistra, nella B i primi due della colonna sinistra, nella C i due punti in alto delle due colonne e così via.