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  • Domenica 24 gennaio 2016

In Portogallo si vota per il nuovo presidente

Secondo i sondaggi il candidato di centrodestra – quello appoggiato da José Mourinho – è in vantaggio di 30 punti sui suoi avversari, ma si potrebbe andare al ballottaggio

(AP Photo/Armando Franca)
(AP Photo/Armando Franca)

Oggi in Portogallo si vota per l’elezione del presidente della Repubblica. Se nessun candidato otterrà il 50 per cento più uno dei voti, ci sarà un secondo turno il prossimo 14 febbraio tra i due candidati più votati. Il Portogallo è una repubblica semi-presidenziale, dove la Costituzione affida al capo dello stato molti poteri (a differenza di quello che avviene per esempio in Italia, che è una repubblica parlamentare). Secondo i sondaggi il candidato favorito è Marcelo Rebelo de Sousa, centrodestra, che dovrebbe ottenere circa il 50 per cento dei voti. Oltre a de Sousa ci sono altri nove candidati alle elezioni presidenziali di oggi: sempre stando ai sondaggi, il più vicino è a 30 punti percentuali dietro a de Sousa.

Le elezioni di oggi sono importanti non solo perché decideranno chi sarà il nuovo presidente portoghese: Politico.eu scrive che la coalizione di centrodestra vorrebbe sfruttare l’eventuale vittoria di de Sousa per tornare al potere sostituendo il governo di centrosinistra che si è insediato in Portogallo lo scorso novembre. In realtà le elezioni politiche, che si erano tenute il mese prima, erano state vinte dalla coalizione del Partito Conservatore che aveva ottenuto la maggioranza relativa dei seggi, ma non abbastanza per formare un governo. I conservatori, dopo non essere riusciti a formare un loro governo, erano stati sostituiti da un’alleanza tra socialisti, comunisti e sinistra radicale.

De Sousa è un ex conduttore e opinionista di talk show politici, tra i più noti in Portogallo. Durante la campagna elettorale ha cercato di presentarsi agli elettori come un conservatore moderato e affidabile. Nonostante negli ultimi anni – e soprattutto durante la crisi economica – il primo ministro abbia conquistato una crescente autonomia dal presidente della Repubblica, se venisse eletto de Sousa avrebbe comunque a disposizione poteri utili e importanti. Come ad esempio il diritto di respingere leggi, sciogliere il governo e chiedere l’opinione della Corte Costituzionale su una determinata legge. Nei giorni scorsi De Sousa ha ricevuto l’appoggio dell’allenatore di calco José Mourinho.