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  • Venerdì 15 gennaio 2016

A Guantanamo restano meno di 100 detenuti

Altri dieci prigionieri sono stati trasferiti: Obama sta tentando di svuotare il carcere prima della fine della sua presidenza, visto che i Repubblicani non glielo fanno chiudere

Dentro il carcere di Guantanamo. La foto è stata scattata nel giugno del 2004. (AP Photo/Andres Leighton)
Dentro il carcere di Guantanamo. La foto è stata scattata nel giugno del 2004. (AP Photo/Andres Leighton)

Giovedì il dipartimento della Difesa statunitense ha annunciato il trasferimento di dieci detenuti yemeniti del carcere di Guantanamo in Oman, dove rimarranno solo temporaneamente. Con questo trasferimento, per la prima volta dal 2002 nel carcere di Guantanamo sono detenute meno di 100 persone (93 per la precisione). Diversi siti di news americani hanno commentato la notizia dicendo che si tratta di un traguardo importante per l’amministrazione di Barack Obama, che da tempo sta litigando con i Repubblicani – che controllano sia la Camera che il Senato – per ottenere la chiusura di Guantanamo.

Tutti i detenuti yemeniti trasferiti in Oman erano rimasti rinchiusi a Guantanamo per circa 14 anni senza che contro di loro fosse formalizzata alcuna accusa e senza che fossero sottoposti a processo (il gruppo degli yemeniti è stato il più numeroso tra i detenuti di Guantanamo). L’amministrazione Obama ha deciso di non rimandare i detenuti in Yemen in parte per delle limitazioni imposte dal Congresso e in parte per la complicata situazione attuale dello Yemen, dove si sta combattendo una guerra molto violenta tra i ribelli Houthi (sostenuti dall’Iran) e i fedeli del presidente Abdel Rabbo Mansour Hadi (alleati con i sauditi).

La questione della chiusura di Guantanamo è stata una delle più discusse da Repubblicani e Democratici nel corso degli ultimi anni. Obama ha tentato più volte di chiudere il carcere di Guantanamo, come aveva promesso in campagna elettorale: ma per farlo è necessario un voto favorevole del Congresso a cui si sono sempre opposti i Repubblicani. L’amministrazione Obama ha deciso così di percorrere un’altra strada: approfondire i casi dei singoli detenuti per vedere se alcuni possono essere rilasciati senza rischi per gli Stati Uniti, e stringere accordi con altri paesi per trasferire i detenuti fuori dal carcere. Solo nei primi giorni del 2016 l’amministrazione Obama ha autorizzato il trasferimento di 14 detenuti fuori da Guantanamo, indicando la volontà di accelerare il processo che prevede lo svuotamento della prigione entro il gennaio del 2017, data in cui terminerà l’incarico di Obama a presidente.

Il carcere di Guantanamo fu istituito dall’amministrazione di George W. Bush dopo gli attentati dell’11 settembre 2001. Negli ultimi anni la gestione del carcere è stata molto criticata, soprattutto dalle organizzazioni per la difesa dei diritti umani: per esempio ci sono stati casi di alimentazione forzata per coloro che avevano deciso di fare lo sciopero della fame e casi di soprusi e violenze contro i prigionieri. Gli stessi funzionari del governo americano hanno diffuso i documenti che mostrano come alcuni detenuti siano rimasti per anni a Guantanamo per errore: l’ultimo caso di cui si è parlato molto è stato quello di Mustafa al Aziz al Shamiri, cittadino yemenita oggi 37enne rimasto in carcere senza accuse formalizzate per 13 anni, per uno scambio di persona.