• Sabato 2 gennaio 2016

Le cose da sapere sui saldi invernali del 2016

In quali regioni sono già cominciati e dove invece iniziano martedì, e tutte le altre informazioni

(LaPresse/Lucio Ganci)
(LaPresse/Lucio Ganci)

saldi invernali 2016 sono cominciati in Campania, Sicilia, Basilicata Valle d’Aosta ieri, sabato 2 gennaio. Nelle altre regioni italiane, comprese Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana e Lazio, i saldi invernali 2016 inizieranno martedì 5 gennaio. Confcommercio ha stimato che nel periodo dei saldi invernali del 2016 (che dureranno 60 giorni nella maggior parte delle regioni), ogni famiglia italiana spenderà in media 346 euro per acquistare vestiti, calzature e altri prodotti e accessori scontati: si parla quindi di un valore totale di mercato attorno ai 5,4 miliardi di euro (il 3 per cento in più rispetto all’anno scorso). Secondo Confcommercio aumenterà anche il numero di famiglie che sceglieranno di comprare qualcosa venduto in saldo: erano state il 51 per cento nel 2015, ci si aspetta che siano circa il 55 per cento nel 2016.

Partono saldi in 4 regioni, spesa 346 euro a famiglia

 I saldi: da dove arrivano? perché si chiamano così?

I saldi sono le vendite a prezzi scontati nel settore commerciale dell’abbigliamento, che avvengono di solito in due periodi dell’anno: dopo le feste natalizie e ai primi di luglio. La parola viene dal lessico commerciale: la differenza tra le entrate e le uscite sono un “saldo”, positivo o negativo, e i “saldi” sono quindi quello che non è stato venduto in un negozio alla fine della stagione e la vendita stessa di quei capi invenduti.

Le prime leggi che interessano le vendite straordinarie risalgono al periodo fascista in cui sono state introdotte le due categorie delle “vendite straordinarie” e delle “vendite di liquidazione”. I commercianti potevano scegliere liberamente il periodo dell’anno in cui fare le vendite straordinarie. Con una legge del 1980, le Camere di commercio stabilivano i periodi dell’anno, al massimo due, in cui si potevano tenere i saldi, che non potevano durare più di quattro settimane. La pubblicità non poteva essere “ingannevole” e il venditore aveva l’obbligo di dimostrare, in caso di controlli, che aveva effettivamente fatto gli sconti promessi rispetto ai prezzi precedenti. Nel 1998 si intervenne ancora sulle date, stabilendo che fossero le singole regioni a decidere quando poter iniziare i saldi. I saldi non esistono solo in Italia: molti paesi europei stabiliscono legislazioni particolari per le vendite promozionali.