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  • Mercoledì 23 dicembre 2015

Un bug ha ridotto le pene di oltre tremila detenuti statunitensi

Un errore di programmazione ha calcolato male le pene dei detenuti: non è chiaro cosa fare con chi è uscito prima del tempo

Jay Inslee, governatore dello stato di Washington (Steve Bloom/The Olympian via AP)
Jay Inslee, governatore dello stato di Washington (Steve Bloom/The Olympian via AP)

Martedì 22 dicembre Jay Inslee, il governatore dello stato di Washington (nel nord-ovest degli Stati Uniti), ha comunicato che circa 3.200 persone che negli ultimi anni sono state nelle prigioni dello stato di Washington sono state rilasciate prima del dovuto. È successo a causa di un errore del software che calcola il tempo che ogni detenuto deve trascorrere in prigione. Il software è gestito dal Department of Correction (DOC), un’agenzia governativa che amministra e regola l’incarcerazione delle persone condannate per ogni tipo di crimine o reato. Inslee ha detto che l’errore è “serio”, “inaccettabile” ed “esasperante”, e ha spiegato che subito dopo aver scoperto l’esistenza dell’errore ha ordinato al DOC di sistemare la faccenda e di farlo “rapidamente e nel modo giusto“.

Gli errori del DOC dello stato di Washington sono iniziati nel luglio 2002: su ordine della Corte Suprema il dipartimento ha adottato un nuovo sistema per calcolare come diminuire le pene in base alla buona condotta. Il software che se ne occupa è stato “riprogrammato” nel modo sbagliato e, da allora, ha ridotto eccessivamente le pene. Il sito del governo statale di Washington spiega che il DOC si è accorto dell’errore nel 2012 ma non è chiaro perché il problema non sia stato subito risolto. I circa 3.200 detenuti rappresentano più o meno il tre per cento dei detenuti dello stato di Washington che sono tornati in libertà dal 2002 a oggi. Nella maggior parte dei casi i detenuti sono tornati in libertà non oltre 100 giorni prima di quando avrebbero dovuto. Associated Press spiega che oltre ai circa 3.200 detenuti tornati in libertà ce ne sono circa altri 3mila ancora in carcere e la cui pena era stata calcolata in modo sbagliato (uno di loro sarebbe uscito circa 600 giorni prima di quanto avrebbe dovuto, se non ci si fosse accorti dell’errore).

Non tutti i 3.200 detenuti dovranno tornare in carcere per finire di scontare le loro pene: in base ai giorni restanti e al tipo di crimine verrà deciso quale soluzione adottare. Alcune ore fa Associated Press ha scritto che già cinque persone sono state rintracciate e riportate in carcere. Parlando dell’errore, Inslee ha detto: «Mi faccio molte domande sul come e sul perché sia successo, e capisco che l’opinione pubblica si faccia le stesse domande». Inslee ha fatto partire un’indagine esterna e autonoma per garantire “la trasparenza e l’affidabilità” necessarie per risolvere il problema. Il sito governativo di Inslee dice che il software che ha causato l’errore sarà “riparato” entro il 7 gennaio.