Il compleanno di Beethoven è oggi o era ieri?

Non si conosce esattamente la data di nascita del grande compositore tedesco, c'è chi dice 16 e chi 17 dicembre

Beethoven nel 1805 circa: incisione da un ritratto di Kloeber (Hulton Archive/Getty Images)
Beethoven nel 1805 circa: incisione da un ritratto di Kloeber (Hulton Archive/Getty Images)

Oggi, 17 dicembre, Google ha diffuso un doodle, un’animazione che utilizza per celebrare date particolari, per la nascita di Ludwig van Beethoven, il grande musicista e compositore tedesco. In realtà non è conosciuta con certezza la data di nascita di Beethoven: c’è chi dice che sia il 17 dicembre perché è il giorno in cui è stato battezzato; i genitori però festeggiavano il suo compleanno il 16 dicembre e questa è la data a cui ci si riferisce generalmente. Anche la striscia a fumetti dei Peanuts – che cita più volte Beethoven – indica il suo compleanno nel 16 dicembre. Ciò che è certo è che sia nato nel 1770 – anche se lui non ne era troppo convinto, come vediamo fra poco – a Bonn, in Germania.

Quindi 16 o 17?

All’epoca i nuovi nati erano solitamente battezzati il prima possibile, di solito il giorno dopo la loro nascita, cosa che sembra confermare il 16 dicembre come giorno più probabile. Ci sono però diverse discrepanze date da documenti e testimonianze di chi conobbe Beethoven. L’amico d’infanzia Franz Gerhard Wegeler scrisse, per esempio, nelle sue memorie che “il nostro Ludwig era nato il 17 dicembre 1770”. Nei primi anni venti dell’Ottocento, il nipote di Beethoven, Karl, scrisse invece: “oggi è il 15 dicembre, il tuo giorno di nascita, per quanto ne so”, aggiungendo poi che non ci si può fidare dell’atto di battesimo.

Beethoven stesso non sembra avesse le idee molto chiare né sul giorno né sull’anno della sua nascita. Da adulto si convinse di essere nato nel 1772 e non nel 1770, anno in cui secondo lui sarebbe nato il fratello più vecchio, Ludwig Maria, morto dopo appena sei giorni dalla nascita. Dai registri, risulta però che Ludwig Maria fosse nato nell’aprile del 1769. Non è molto chiaro come Beethoven avesse maturato questa convinzione sul 1772, alcuni suoi biografi ipotizzano che fosse dovuta al fatto che suo padre volesse farlo passare per un bambino prodigio – come era stato Mozart – e che quindi gli avesse tolto un paio di anni. È un’ipotesi molto discussa e avversata da diversi storici, che dicono di non avere mai trovato prove certe a suo sostegno.

Un po’ di cose da sapere su Beethoven

La storia della data incerta della nascita di Beethoven non toglie comunque nulla al ruolo fondamentale che ha avuto nella storia della musica occidentale. Considerato tra i più grandi compositori di tutti i tempi, Beethoven ebbe il merito di anticipare molti aspetti del Romanticismo, sebbene mantenendo un’impostazione legata al classicismo viennese e alle sue formalità. Le sue opere sinfoniche e per pianoforte sono conosciutissime ancora oggi e, ogni anno, fanno parte dei programmi dei concerti delle orchestre più importanti del mondo.

Beethoven è soprattutto ricordato per le sue creazioni sinfoniche. Compose nove sinfonie, una produzione piuttosto ridotta se confrontata con quella di Haydn che ne scrisse più di cento o di Mozart, con più di quaranta. Critici e storici ritengono che mirasse a una qualità espressiva più distinguibile e che per questo, nel complesso, avesse scritto meno opere rispetto ai suoi predecessori. In effetti le sinfonie di Beethoven prese nel loro insieme non hanno eguali e testimoniano un’evoluzione del compositore: le prime sono di impostazione classica, mentre già la terza – l’Eroica – si distingue per uno stile diverso e che anticipa molte cose del Romanticismo musicale.

La quinta, con il suo motivo a quattro note, presenta variazioni sullo stesso tema notevoli e molto riconoscibili, la sesta – la Pastorale – è un racconto della natura coinvolgente, quasi impressionistico. Insieme alla quinta, la nona sinfonia è forse la più conosciuta, complice la presenza dell’Inno alla gioia, la trasposizione in musica dell’ode di Friedrich Schiller scelta come inno ufficiale dell’Unione europea.

Beethoven – questo è invece certo – morì il 26 marzo 1827, a 56 anni, dopo una lunga malattia e ormai completamente sordo da molto tempo, disabilità assai precoce che rese poi ancora più leggendario il suo talento. In mezzo, fu il musicista e compositore che sarebbe diventato famosissimo in tutto il mondo e forse il nome più popolarmente ed estesamente associato alla musica classica.