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  • Lunedì 7 dicembre 2015

L’estrema destra ha vinto le elezioni regionali in Francia

È il primo voto dopo Parigi: al primo turno il Front National è arrivato primo in 6 regioni, i Repubblicani di Sarkozy in 4 regioni

(AP Photo/Claude Paris)
(AP Photo/Claude Paris)

Il Front National (FN), partito di estrema destra guidato da Marine Le Pen, ha vinto il primo turno di elezioni regionali in Francia, arrivando primo in sei regioni su tredici. Les Républicains (LR, nuovo nome del partito UMP di Nicolas Sarkozy) è in testa in quattro regioni e il Partito Socialista (PS), quello del presidente François Hollande, ha vinto per ora in sole due regioni metropolitane, mentre in Corsica è in vantaggio una lista di sinistra. A livello nazionale, a dati quasi definitivi, il FN si è confermato il primo partito del paese, come alle scorse europee, ottenendo il 27,96 per cento dei voti; le liste Union de la Droite (coalizione della destra che comprende LR e altri partiti) sono al secondo posto con il 26,89 per cento e le liste Union de la Gauche (coalizione di sinistra con il PS e altri partiti) sono al terzo posto con il 23,33 per cento.

Francia

L’astensione, secondo i dati del ministero francese dell’Interno, è stata del 50,02 per cento, inferiore alle regionali del 2010 (53,6 per cento). Per il secondo turno si voterà domenica prossima, 13 dicembre.

Quelle di domenica sono state le prime elezioni dopo gli attentati terroristici di Parigi e Saint-Denis in cui sono morte 130 persone e le ultime prima delle prossime presidenziali del 2017. Sono state anche le prime votazioni dopo la nuova legge, piuttosto contestata, che aveva riorganizzato la Francia in 13 grandi regioni create a partire dalle 22 precedenti. Si è votato anche in Corsica per eleggere l’assemblea territoriale e nei dipartimenti d’oltremare ad eccezione della Mayotte, nell’Oceano indiano. I risultati del primo turno hanno confermato e amplificato i dati dei sondaggi degli ultimi giorni. Diversi giornali francesi, questa mattina, hanno nel titolo di prima pagina la parola “choc” e parlano in generale di “risultato storico” per l’estrema destra e di “caduta libera” per la sinistra: in sei anni, il FN ha quasi triplicato le sue percentuali; le liste del partito, alle regionali del 2010, avevano ottenuto l’11,4 per cento dei voti.

Il FN risulta primo con ampio margine in Nord-Pas-de-Calais-Picardie, dove è candidata alla presidenza proprio Marine Le Pen che ha ottenuto il 40,64 per cento dei voti contro il candidato di centrodestra fermo al 24,96 e in Provence-Alpes-Côte d’Azur dove è candidata la nipote, Marion Maréchal-Le Pen che ha ottenuto il 40,55 dei voti davanti al candidato repubblicano che si è fermato al 26,48. In entrambe le regioni i candidati del PS hanno deciso di ritirare le loro candidature e di rinunciare a correre al secondo turno per favorire il centrodestra contro il FN. Il primo ministro socialista Manuel Valls ha invitato, lundi 7 dicembre, a votare per le liste di destra contro il FN in tre regioni: Nord-Pas-de-Calais-Picardie, Provence-Alpes-Côte d’Azur, Alsace-Champagne-Ardenne-Lorraine. Il partito di Marine Le Pen è in vantaggio anche in Languedoc-Roussillon (dove al secondo posto è arrivata la candidata del PS), Alsace-Lorraine-Champagne-Ardenne (dove è candidato il vicepresidente del partito Florian Philippot), Centre-Val de Loire, Bourgogne-Franche-Comté.

La destra alleata con i partiti di centro è prima in Pays de la Loire, Normandie, Auvergne e Île-de-France dove l’ex ministra Valérie Pécresse ha ottenuto il 30,51 per cento dei voti superando il Presidente dell’Assemblea Nazionale, il socialista Claude Bartolone (25,19 per cento). Il Front National si è fermato al 18,41 per cento. IL PS è in testa in Bretagne, dove è candidato il ministro della difesa Jean-Yves Le Drian, e in Aquitaine Limousin Poitou-Charentes. In Corsica è per ora in vantaggio una lista di sinistra. Dopo i risultati del primo turno, Nicolas Sarkozy ha invitato gli elettori e le elettrici a sostenere le sue liste al secondo turno respingendo qualsiasi ipotesi di alleanza con la sinistra contro il Front National. Marine Le Pen ha invece commentato i dati dicendo che il suo partito è «l’unico fronte veramente repubblicano» assicurando anche che «intende raggiungere l’unità nazionale di cui il paese ha bisogno».