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  • Venerdì 4 dicembre 2015

Il nuovo Liverpool di Jürgen Klopp è come speravamo che fosse

Dall'arrivo del carismatico allenatore tedesco ci si aspettavano cose scoppiettanti, si stanno cominciando a vedere

Delle sciarpe del Liverpool con il volto di Klopp (Photo by Chris Brunskill/Getty Images)
Delle sciarpe del Liverpool con il volto di Klopp (Photo by Chris Brunskill/Getty Images)

L’allenatore tedesco Jürgen Klopp allena il Liverpool da metà ottobre. È stato assunto dopo l’esonero di Brendan Rodgers, che nelle prime otto partite della stagione di Premier League aveva vinto solo tre volte. Il Liverpool arriva da due stagioni particolari: quella di due anni fa, in cui perse il campionato nelle ultime giornate a causa di una serie di incredibili e sfortunati errori, e l’ultima conclusa con un modesto sesto posto. L’anno scorso, inoltre, è stata l’ultima stagione con il Liverpool di Steven Gerrard, storico capitano della squadra nonché uno dei centrocampisti più forti degli ultimi vent’anni.

Klopp è considerato uno dei più brillanti allenatori di calcio in Europa: dal 2001 al 2008 ha allenato il Mainz e dal 2008 al 2015 il Borussia Dortmund. Ha scelto di lasciare il Borussia Dortmund al termine della scorsa stagione, dopo essere riuscito a vincere due campionati tedeschi e a far giocare alla sua squadra un calcio spettacolare, oltre che molto efficace, grazie al quale è diventato famoso. Ad aprile 2015 aveva comunicato la sua decisione di lasciare il Borussia Dortmund dicendo di aver capito di non essere più «l’allenatore perfetto» per la squadra. Klopp non ha mai meglio precisato i motivi per cui non si sentiva più l’allenatore perfetto per il Borussia Dortmund: aveva solo detto di aver deciso di comunicare la sua scelta prima della fine della stagione per dare tempo alla squadra di organizzarsi.

Klopp è il principale responsabile dei successi degli ultimi anni del Borussia Dortmund: prima del suo arrivo era una squadra modesta e con diverse difficoltà economiche, ora è una delle realtà economicamente più solide e fra le venti squadre più forti d’Europa. Klopp è un allenatore molto preparato ed ha una particolare fissazione con le tattiche, sviluppata nel corso degli anni soprattutto grazie all’intenso studio dei sistemi di gioco di Arrigo Sacchi e del Milan della fine degli anni Ottanta.
Il suo Borussia Dortmund è stata una delle squadre dal gioco più divertente viste in Europa.

La formazione preferita di Klopp è il 4-2-3-1 (a volte modificata in un 4-3-3 o più raramente in un 4-3-2-1), con cui ha sviluppato il concetto di gegenpressing: quando la squadra perde palla attaccando, invece che riposizionarsi per contenere l’attacco degli avversari comincia subito il pressing sui portatori di palla avversari. Invece che arretrare per coprire meglio il campo e prepararsi all’attacco avversario, avanza e concentra tutti gli sforzi nel recupero del pallone: il prima possibile, il più vicino alla porta avversaria possibile. Al gegenpressing partecipa tutta la squadra: Klopp lo ha definito “l’heavy metal del calcio”.

Da quando è al Liverpool, Klopp sembra stia ripercorrendo lo sviluppo tattico intrapreso con il Borussia, questa volta però con una squadra già competitiva ma ovviamente meno abituata al suo gioco. Dopo tre pareggi nelle prime tre partite, il Liverpool ha cominciato a mettere insieme una decina di ottimi risultati, interrotti solo dalla sconfitta casalinga contro il Crystal Palace a novembre. In una conferenza stampa di pochi giorni fa, per rispondere a chi gli chiedeva un bilancio delle prime dieci partite sulla panchina del Liverpool, Klopp ha risposto: “A volte vorrei veramente cambiare la mia personalità, ma non posso dimenticare quella sconfitta del cazzo contro il Crystal Palace. Se avessimo vinto quella, allora avrei potuto dirmi soddisfatto”.

https://vimeo.com/144279915

Le caratteristiche del gioco di Klopp si sono notate a cominciare dalla partita contro il Chelsea, vinta in trasferta per 3 a 1. Una squadra in grosse difficoltà tattiche e psicologiche come quella di Josè Mourinho, nonostante il vantaggio iniziale, non ha saputo reagire al pressing del Liverpool, che invece è riuscito a individuare i punti deboli di ogni reparto di gioco avversario e da lì far ripartire la fase offensiva della squadra. Il Chelsea invece non è riuscito quasi mai a ripartire quando ha recuperato una palla in difesa.

Pur non essendo una squadra costruita per il gioco di Klopp, il Liverpool ha nella propria rosa diversi giocatori con caratteristiche simili al primo Borussia Dortmund. I due centrali di difesa, Dejan Lovren e Martin Skrtel, sono simili a Neven Subotic e Mats Hummels, centrali del Borussia: due giocatori possenti ma in grado anche di gestire la palla. A centrocampo, Adam Lallana e Emre Can non hanno la stessa qualità che garantivano Marco Reus e Ilkay Gundogan ma sembrano comunque adatti a questo tipo di gioco. Lucas Leiva e James Milner invece ricoprono lo stesso ruolo di mediano interditore — fondamentale per le ripartenze — occupato fra i tedeschi da Sven Bender e da Sebastian Kehl. In attacco, Coutinho, Firmino, Sturridge e Benteke soddisfano le richieste di Klopp: sono tutti molto bravi con i piedi, sanno giocare con intensità e conoscono i ruoli previsti dalle nuove tattiche della squadra.

Un altro fattore fondamentale della filosofia di Klopp è l’ottimo rapporto che riesce a creare con ogni membro della squadra. Klopp è un tipo esuberante e simpatico, le sue interviste sono sempre imprevedibili, e ha lo stesso atteggiamento con i suoi calciatori. Nelle partite giocate fin qui, è sempre entrato in campo al termine dei novanta minuti per abbracciare e sostenere i giocatori. Sembra aver già un rapporto particolarmente affettuoso con il 19enne Jordan Ibe, utilizzato spesso nelle ultime partite, a differenza di quanto accadeva con Rodgers.

Mercoledì sera, nei quarti di finale della Capital One Cup, il Liverpool ha vinto 6 a 1 in casa del Southampton, eliminandolo. In campionato, dopo aver recuperato diverse posizioni in classifica, si trova al sesto posto; nel frattempo si è già qualificato ai sedicesimi di finale di Europa League. Come detto dallo stesso Klopp, la squadra non ha assimilato ancora i nuovi meccanismi di gioco ma è sulla buona strada. È possibile che a gennaio la società acquisti dei giocatori richiesti da Klopp per aiutare l’adattamento della squadra alle sue tattiche.

Poco dopo la firma del contratto con il Liverpool, in un’intervista a Sky Klopp aveva detto:

Non voglio andare negli uffici della FSG (il gruppo proprietario del Liverpool) con una lista e chiedere giocatori per altri 300 milioni […] Il primo passo veramente importante sarà smettere di parlare di soldi. A essere onesto mi piacerebbe concentrarmi su di un altro tipo di giocatori, diverso da quelli del City, dello United o del Chelsea.