Come si fa un Borsalino

Per creare il più famoso tra i cappelli – quello che portava sempre Humphrey Bogart, per capirci – ci vogliono in media sette settimane e cinquanta passaggi

(GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images)
(GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images)

Borsalino è probabilmente la più famosa e apprezzata azienda di cappelli al mondo, tanto che oggi il nome indica direttamente il cappello – invernale, in feltro, con tesa di media larghezza – a cui deve il suo successo. Il Borsalino fa parte dell’immaginario cinematografico da quando lo indossò per la prima volta Humphrey Bogart in Casablanca, nel 1946, che lo trasformò nell’accessorio immancabile dell’uomo misterioso e affascinante. Da allora fu indossato da moltissimi altri: Harrison Ford in Indiana Jones, Marcello Mastroianni in 8 e mezzo (1963), Jean-Paul Belmondo e Alain Delon nel ruolo di due malavitosi marsigliesi nel film Borsalino (1970). L’azienda ha più di 160 anni e la sua storia è stata recentemente presentata in un documentario al Torino Film Festival, il festival del cinema di Torino.

Oggi Borsalino produce svariati modelli di cappelli, ma quello più famoso è sempre lo stesso, in feltro di pelo fine (di coniglio e lepre): per realizzarlo ci vogliono in media sette settimane e cinquanta passaggi produttivi, in cui si alternano interventi manuali e meccanici.

Il processo produttivo del Borsalino in feltro, semplificato:

Nel maggio di quest’anno, nonostante i buoni affari, Borsalino ha ottenuto presso il tribunale di Alessandria la concessione di concordato preventivo – che permette agli imprenditori in crisi o in stato di insolvenza di risanare l’azienda – per ristrutturare i debiti dovuti dalle pratiche finanziarie poco trasparenti di Marco Marenco, l’investitore astigiano che possedeva la quota di maggioranza di Borsalino. Marenco è stato arrestato per un fallimento di altre società nel settore del gas e dell’energia da 3,5 miliardi di euro ed è accusato di bancarotta fraudolenta ed evasione fiscale. Ora la gestione economica dell’azienda è stata affidata al finanziere svizzero Philippe Camperio, che al termine del concordato preventivo ne diventerà proprietario.

L’azienda Borsalino fu fondata nel 1857 ad Alessandria, in via Schiavina, da Giuseppe Borsalino: dopo aver lavorato per sette anni in un cappellificio a Parigi – e aver ottenuto la qualifica di Maestro Cappellaio – decise di aprirne uno suo con il fratello Lazzaro. Nel 1871 Borsalino aveva 130 dipendenti e una produzione giornaliera di 300 cappelli; negli anni Venti del Novecento arrivò alla cifra record di 2 milioni di pezzi l’anno. Dopo un lungo periodo di gestione familiare, nel 1979 l’azienda passò ad altri all’inizio degli anni Novanta quando venne acquistata da un gruppo di imprenditori di Asti. La produzione avviene ancora ad Alessandria e Borsalino, oltre a essere presente nelle boutique più esclusive e nei migliori grandi magazzini del lusso, ha nove punti vendita monomarca in Italia, uno a Parigi e uno a Cannes.