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  • Giovedì 26 novembre 2015

Cos’è successo giovedì in Belgio

Ci sono state tre perquisizioni in due città e un presunto caso antrace a Bruxelles, ma la situazione è un po' più tranquilla e il governo sta per abbassare il livello di allerta

Bruxelles, 26 novembre 2015 (AP Photo/Michael Probst)
Bruxelles, 26 novembre 2015 (AP Photo/Michael Probst)

In Belgio e a Bruxelles oggi è stata una giornata appena un po’ meno tesa rispetto a quelle precedenti, in cui il governo belga aveva deciso di aumentare al massimo il livello di allerta per timore di attacchi terroristici simili a quelli accaduti a Parigi.

In giornata c’è stato un momento di tensione per un pacco sospetto consegnato alla moschea più antica di Bruxelles – probabilmente un falso allarme – e ci sono state perquisizioni inerenti agli attacchi di Parigi nelle città belghe di Auvelais e Verviers, in cui però nessuna persona è stata arrestata. La notizia più importante della giornata è – secondo quanto diversi media belgi e internazionali danno per certo – che l’agenzia che si occupa di valutare la minaccia terroristica ha deciso di diminuire il livello di allerta a Bruxelles dal 4, il massimo, al 3. La notizia deve ancora essere confermata. Alle 17.30 è iniziata una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale, a cui stanno partecipando alcuni ministri. Non è chiaro se alla fine della riunione il governo belga deciderà di tenere una conferenza stampa. In tutto questo però Salah Abdeslam, il sospettato principale in fuga per gli attentati di Parigi, non è ancora stato trovato.

La protezione civile è intervenuta alla cosiddetta “Grande moschea di Bruxelles”, la più antica della città e situata nel Parco del Cinquantenario, perché poco prima delle 12 era stato trovato un pacco contenente della polverina bianca, cosa che ha fatto sospettare che si trattasse di antrace. La moschea è stata circondata dalle autorità belghe e 11 persone sono state “decontaminate” per sicurezza. Le Soir scrive che la composizione della sostanza non è stata ancora identificata, ma la polizia di Bruxelles ha fatto sapere che probabilmente si trattava di farina.

Le perquisizioni inerenti agli attacchi di Parigi si sono invece tenute rispettivamente nel primo e nel tardo pomeriggio ad Auvelais e Verviers, due piccole città belghe. Ad Auvelais la strada è stata bloccata e una casa è stata perquisita: Le Soir ha detto che durante la perquisizione c’è stata una massiccia presenza delle forze dell’ordine, ma la procura federale ha detto che nessuna persona è stata arrestata. A Verviers la procura federale ha perquisito altre due case, senza però arrestare nessuno.

Secondo i giornalisti sul posto la situazione sta comunque tornando più rilassata dei giorni scorsi in Belgio e a Bruxelles. Le scuole e le metropolitane hanno riaperto ieri, e nel caso il governo belga confermasse che il livello di allerta per Bruxelles è stato abbassato ci sarà probabilmente un ulteriore disimpegno delle forze armate che in questi giorni pattugliavano la città.