Renzi: «Per ogni euro in più investito in sicurezza, ci deve essere un euro in più investito in cultura»

Il presidente del Consiglio ha spiegato come il governo intende spendere due miliardi in più, dopo gli attacchi di Parigi

foto: Palazzo Chigi
foto: Palazzo Chigi

Matteo Renzi, segretario del PD e presidente del Consiglio, ha pronunciato martedì un discorso sulla lotta al terrorismo ai Musei Capitolini di Roma. Nel corso del suo discorso Renzi ha detto che il governo per combattere il terrorismo ha intenzione di investire un miliardo supplementare su nuove misure di sicurezza ma anche un miliardo supplementare su iniziative culturali e che rinforzino “l’identità italiana”.

«Per ogni euro in più investito in sicurezza, ci deve essere un euro in più investito in cultura. Non può esistere una risposta solo securitaria. Perché non saremmo più liberi se ci chiudessimo nel buio sottoscala delle nostre paure. Occorre investire in sicurezza, certo. Ma contemporaneamente ricordarci chi siamo e dunque investire altrettanto in innovazione, cultura, sport.

Per ogni intervento sulla cybersecurity, deve crescere una startup. Per ogni telecamera nuova che viene installata, ci deve essere un videomaker o un regista teatrale che sperimenta. Per ogni investimento in polizia, ci deve essere uno sforzo maggiore di pulizia delle nostre periferie. Per ogni caserma ristrutturata vogliamo un museo più accogliente. Per ogni mezzo blindato in più, un campo da calcetto. Per ogni arma, un canestro per le strade. Ogni denaro speso in sicurezza diventerà un investimento se ci ricordiamo cosa stiamo difendendo: la nostra identità, fatta di pluralismo e di dialogo, di tolleranza e di confronto, di radici e valori».

Renzi ha detto che parte di queste risorse saranno reperite spostando al 2017 la promessa diminuzione dell’IRES, l’imposta sul reddito della società. Il miliardo di euro sulla sicurezza sarà speso nella sicurezza informatica, nell’estensione del bonus degli 80 euro alle forze dell’ordine, al rinnovo delle loro strumentazioni, nell’aumento della presenza di agenti in strada. Il miliardo destinato alla cultura sarà investito in “progetti di intervento sulle periferie con interventi di riqualificazione”, diritto allo studio ed enti culturali, ai diciottenni sarà estesa “la Carta già predisposta per i professori e che potrà essere spesa per consumi culturali” fino a 500 euro.