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  • Martedì 24 novembre 2015

Se la tua relazione non funziona, lo scopri mentre cerchi un posto per mangiare

Cercare un ristorante a New York il venerdì sera può mettere alla prova anche le più solide storie d'amore, e demolire quelle che già traballano: un cortometraggio di Casey Gooden

Vi è mai successo di essere con il vostro compagno o compagna in una città che non era la vostra, o in un quartiere che non era il vostro a perdere ore per trovare un posto per mangiare che fosse aperto, che avesse un tavolo e fosse adatto alle esigenze alimentari di entrambi? E di sfogare sull’altro il nervosismo e la frustrazione che cresceva insieme alla fame?

È l’idea attorno a cui ruota il cortometraggio di , “We’ll find something”, che attraverso brevi dialoghi, con poche parole che dicono molto, mostra una coppia che si sta sfaldando.
Kendra e Steve sono a New York per via del lavoro di lei. Steve ha vissuto a New York qualche anno prima, Kendra no. Si ritrovano poco dopo le 19, e decidono di cercare un ristorante, dicendosi che anche se non hanno una prenotazione, “qualcosa troveranno”. Durante la ricerca, ogni loro interazione ha qualcosa di teso e disfunzionale: le scuse sbagliate per il ritardo, il tentativo di resettare l’incontro cominciato male, i “cosa?” di Steve, le frasi non udibili di Kendra (e la comunicazione impossibile che diventa un tema di discussione), la gelosia per gli ex, le manie alimentari, il ristorante che doveva essere in quella via invece non c’è, la differenza tra il dire “io” e “noi” quando c’è di mezzo un ipotetico trasferimento all’estero, i baci storti o non voluti, la rabbia di non avere contanti per il posto che accetta solo contanti.
La ricerca fallisce e i due rientrano in albergo, che rifiuta loro anche il servizio in camera; la serata si chiude con amarezza. Sembra che a tenerli insieme resti solo il disagio condiviso per la gran fame. E forse è su quel disagio che qualcosa si ricostruisce, mentre si dividono seri una barretta di cioccolato, sul taxi verso il volo delle 6 del mattino che li riporterà a casa.
(Il video è in inglese)