Donald Trump sulle armi e gli attentati di Parigi

Il candidato Repubblicano alla presidenza ha detto: «Se la nostra gente avesse avuto delle armi, se fosse stato permesso loro di portarle, la situazione sarebbe stata molto, molto diversa»

(AP Photo/John Raoux)
(AP Photo/John Raoux)

Durante un comizio tenuto sabato a Beaumont, in Texas, Donald Trump – noto imprenditore americano e uno dei candidati Repubblicani alle presidenziali americane – ha commentato molto duramente gli attacchi terroristici di Parigi di venerdì. Trump ha detto che la situazione sarebbe stata “molto diversa” se le “nostra gente” – cioè i francesi, identificati in questo caso come “occidentali” – avesse avuto delle armi. Trump ha detto:

«Riguardo a Parigi, sapete, [hanno] le leggi più severe al mondo sulle armi. Nessuno è armato, eccetto i cattivi. Nessuno ha delle armi, e [i cattivi] hanno sparato a loro ad uno a uno. E potete dire quello che volete, ma se la nostra gente avesse avuto delle armi, se fosse stato permesso loro di portarle, la situazione sarebbe stata molto, molto diversa».

Trump è un noto sostenitore di leggi più morbide sulle armi e si lamenta spesso del fatto che leggi più severe non portino necessariamente a una diminuzione dei crimini violenti. Trump aveva espresso un concetto simile anche a gennaio, quando nello stesso giorno dell’attentato alla sede del giornale satirico francese Charlie Hebdo, avvenuto sempre a Parigi, aveva twittato: «Non è interessate che la tragedia di Parigi sia avvenuta in uno dei posti al mondo con le leggi più severe sulle armi?».