Chi era André Glucksmann

È morto nella notte tra lunedì e martedì, a 78 anni. Era un importante filosofo francese

André Glucksmann (Jens Kalaene/picture-alliance/dpa/AP Images)
André Glucksmann (Jens Kalaene/picture-alliance/dpa/AP Images)

André Glucksmann, filosofo francese di 78 anni, è morto nella notte tra il 9 e il 10 novembre 2015 a Parigi. Il quotidiano francese Le Monde scrive che Glucksmann aveva rappresentato «il legame tra due generazioni di intellettuali, quella di Sartre, Aron e Foucault e quella dei “nuovi filosofi” che avevano formato un gruppo in rottura con il marxismo negli anni Settanta». Glucksmann è stato un militante per i diritti umani e uno dei protagonisti del “maggio francese”, un periodo di grandi manifestazioni e movimenti di rivolta tra maggio e giugno del 1968 in Francia.

Glucksmann era nato da una famiglia ebrea a Boulogne-Billancourt il 19 giugno 1937 e aveva studiato filosofia a Lione e all’Ecole normale supérieure de Saint-Cloud. Militante maoista da giovane, le sue posizioni fecero spesso discutere. Nel 1972, in un articolo pubblicato dalla rivista Les Temps Modernes, definì la Francia una «dittatura fascista». Nel 1975 nel suo libro La Cuisinière et le mangeur d’hommes, réflexions sur l’État, le marxisme et les camps de concentration mise a confronto, stabilendo varie convergenze, il nazismo e il comunismo.

Alle elezioni presidenziali del 2007 Glucksmann appoggiò Nicolas Sarkozy, candidato del centrodestra, e criticò la sinistra francese «che si crede moralmente infallibile». Negli anni si schierò a favore degli interventi occidentali in Afghanistan e in Iraq e contro l’atteggiamento troppo morbido dei paesi occidentali verso la politica di Vladimir Putin.