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  • Sabato 7 novembre 2015

La Germania ha cambiato idea sui rifugiati?

Il ministero degli Interni tedesco sta valutando di ridurre le garanzie concesse ai rifugiati, viste le difficoltà ad accoglierli tutti

(Harald Tittel/picture-alliance/dpa/AP Images)
(Harald Tittel/picture-alliance/dpa/AP Images)

Venerdì 6 novembre il ministro degli Interni tedesco, Thomas de Maizière, ha annunciato a sorpresa che d’ora in avanti i cittadini siriani in arrivo in Germania godranno soltanto di una forma di protezione temporanea definita “sussidiaria”, e non del completo diritto d’asilo. La dichiarazione di de Maizière è parsa segnare un importante cambio di strategia del governo tedesco, che finora ha ricevuto molte lodi per la sua decisione di accogliere le richieste di asilo di tutti i migranti siriani che arrivano nel suo territorio. Poche ore dopo, però, il suo stesso ministero ha parzialmente smentito de Maizière. Attraverso un portavoce, il ministero ha fatto sapere che nessun cambiamento è stato ancora approvato, e che le misure in questione devono ancora essere discusse dal governo. Ad ogni modo, oggi sappiamo che il governo tedesco sta considerando l’ipotesi di porre dei limiti alle politiche prese questa estate sui siriani.

Le notizie di venerdì hanno subito provocato molte discussioni, visto che lo scorso agosto la Germania aveva annunciato che avrebbe immediatamente concesso ai cittadini siriani tutti i benefici dello status di rifugiati, senza fra l’altro indagare sul tragitto percorso per arrivare in Germania, come invece prevedono gli accordi di Dublino. Fra i diritti garantiti ci sono il ricongiungimento familiare e l’accesso a una serie di programmi di sostegno economico. Questo tipo di ampia protezione è stato esteso in maniera quasi altrettanto automatica anche ai migranti provenienti dall’Eritrea e ad alcune minoranze irachene.

La forma di protezione sussidiaria che sarà discussa dal governo tedesco è prevista dalla legislazione europea ed è studiata per le persone considerate in pericolo ma che non soddisfano tutti i criteri necessari per diventare dei rifugiati a tutti gli effetti. Prevede gli stessi benefici dello status di rifugiato ma dura solo tre anni e può essere revocata. Finora è stata utilizzata molto poco dal governo tedesco: dei quasi 40mila siriani a cui in agosto è stato garantito lo status di rifugiati, solo 53 hanno ottenuto una protezione sussidiaria. Ora il governo sembra considerare un suo maggiore utilizzo e ha annunciato che le persone che godono di protezione sussidiaria non potranno chiedere il ricongiungimento familiare nei primi due anni di soggiorno nel nuovo paese.

Nelle ultime settimane sembra che la Germania stia faticando a reggere il numero di richieste di asilo arrivate nel paese, un numero che era già altissimo e che è aumentato ancora di più dopo la decisione dello scorso agosto. Circa 800mila richiedenti asilo sono arrivati in Germania nel 2015 e più di un milione sono attesi entro la fine dell’anno. Si tratta di un numero diverse volte più alto di tutte le richieste d’asilo che l’Italia ha ricevuto negli ultimi dieci anni, meno di duecentomila.

Giovedì i tre alleati che formano la coalizione che appoggia il governo di Angela Merkel, il suo partito la CDU, gli alleati bavaresi della CSU e il partito socialista della SPD, hanno concluso una lunga trattativa per modificare alcune misure secondarie sull’immigrazione. In seguito ai colloqui, il governo ha deciso di rendere più facili i rimpatri degli immigrati considerati illegali e di ridurre a tre settimane il periodo entro il quale una richiesta d’asilo deve essere approvata o respinta. Secondo i giornali, nel corso della prossima settimana gli alleati terranno nuove conferenze per stabilire eventuali nuove restrizioni all’immigrazione.