Netanyahu ha cambiato versione sul Muftì di Gerusalemme e l’Olocausto

Aveva detto che una importante carica religiosa palestinese aveva suggerito a Hilter di sterminare gli ebrei: ora dice che la colpa è solo dei nazisti

(Debbie Hill/Pool Photo via AP)
(Debbie Hill/Pool Photo via AP)

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha precisato e parzialmente corretto con un post su Facebook una sua dichiarazione molto controversa sull’Olocausto, contenuta in un discorso pronunciato il 21 ottobre al Congresso Mondiale Sionista tenuto a Gerusalemme. In quell’occasione Netanyahu aveva detto che il dittatore nazista tedesco Adolf Hitler non aveva intenzione di sterminare gli ebrei, ma che la cosiddetta “soluzione finale” gli era stata suggerita dal Gran Mufti di Gerusalemme Haj Amin Al-Husseini, un importante capo religioso islamico in Palestina. Nei giorni successivi le sue affermazioni sono state smentite da importanti storici e analisti. Nel suo post del 30 ottobre Netanyahu ha cambiato versione, spiegando:

«La decisione di cambiare politica nei confronti degli ebrei dalla semplice deportazione fino allo sterminio è stata presa dai nazisti, e non è stata influenzata da opinioni esterne. I nazisti vedevano nel Mufti un loro collaboratore, ma non avevano bisogno di lui per approvare la sistematica uccisione degli ebrei europei iniziata nel giugno 1941».