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  • Giovedì 29 ottobre 2015

Quanti libri si traducono negli Stati Uniti?

Pochissimi: Amazon, che lo fa più di tutti, quest'anno ne pubblicherà 77

Jeff Bezos, CEO di Amazon
(Photo EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images)
Jeff Bezos, CEO di Amazon (Photo EMMANUEL DUNAND/AFP/Getty Images)

All’ultima fiera del libro di Francoforte, Sarah Jane Gunter, la direttrice generale di AmazonCrossing – la casa editrice di Amazon che pubblica libri stranieri – ha detto che nel 2015 la casa editrice investirà 10 milioni dollari (circa 9 milioni di euro) per pubblicare 77 nuovi titoli, scritti in 12 lingue e provenienti da 15 paesi diversi. Sorpasserà così la casa editrice Dalkey Archive, che fino all’anno scorso era il primo editore di libri in lingua straniera degli Stati Uniti, e diventerà il maggior editore americano di libri tradotti in inglese. Nei quattro anni precedenti – tra il 2010 e il 2014 – AmazonCrossing aveva tradotto in tutto 121 libri.

Questi numeri – piuttosto esigui – inquadrano chiaramente l’approccio degli editori americani verso i libri stranieri, che rappresenterebbero circa il 3 per cento del totale (in Italia secondo l’Associazione Italiana Editori sono il 17,9 per cento). Negli Stati Uniti non esistono dati ufficiali: la percentuale del tre per cento è stata calcolata da Bowker, una società del New Jersey che raccoglie e fornisce informazioni bibliografiche sui libri pubblicati, messi in commercio e conservati nelle biblioteche, e che tra le altre cose assegna in esclusiva il codice ISBN ai libri usciti negli Stati Uniti. Dal 2008 il blog dell’Università di Rochester Three Percent – che si occupa di traduzioni da lingue straniere e si chiama così proprio per la statistica di Bowker – tiene traccia dei libri in lingua straniera tradotti ogni anno nel paese.

Nel 2014 secondo Chad Post, che cura Three Percent e prima era direttore associato della Dalkey Archive Press, negli Stati Uniti sono stati tradotti 587 libri nuovi, escludendo classici e ristampe: sono certamente aumentati rispetto ai 340 usciti nel 2010, ma è improbabile che rappresentino davvero il 3 per cento del totale, dal momento che negli Stati Uniti ogni anno si pubblicano circa 300 mila nuovi titoli. Secondo i calcoli di Three Percent la percentuale scende allo 0,7 per cento se si tiene conto solo dei romanzi e dei libri di poesia. Tra il 2012 e il 2014 sono stati pubblicati 2.394 libri tradotti da 58 lingue diverse di 103 diversi paesi: 539 dal francese, 385 dal tedesco, 253 dallo spagnolo e 174 dall’italiano. Negli Stati Uniti il mercato dei libri stranieri nonostante tutto è in crescita, forse proprio a causa delle sue piccole dimensioni. La scarsità di libri stranieri è dovuta per prima cosa a ragioni economiche – le traduzioni sono costose – e poi culturali – i libri stranieri vengono considerati più difficili da vendere al pubblico americano.

Pubblicare libri stranieri è un’attività editoriale di nicchia, portata avanti solo da case editrici di piccole e medie dimensioni. Dopo AmazonCrossing, le prime tre sono Dalkey Archive, Europa Editions, filiale americana dell’italiana E/O, e Seagull Books. Secondo il New York Times questi editori hanno puntato su autori di nicchia e qualità, che non vendono molto ma un numero di copie abbastanza prevedibile e sicuro. Ci sono ovviamente eccezioni, come per esempio Elena Ferrante: i suoi libri, diventati ormai bestseller, vengono pubblicati da Europa Editions.

AmazonCrossing, che è stata aperta nel 2010, è riuscita a crescere velocemente perché ha deciso invece di puntare sul grande pubblico, pubblicando in prevalenza “narrativa di genere”: romanzi thriller, rosa, gialli e horror. Altri vantaggi di AmazonCrossing sono la sua rete di distribuzione, che per i piccoli editori costituisce invece un grosso problema, e la possibilità di farsi guidare nella scelta delle traduzioni dai dati sui gusti del pubblico raccolti attraverso Amazon. Il più grande successo editoriale di AmazonCrossing è per esempio The werewolf of Bamberg (A Hagman’s Daughter Tale), dello scrittore tedesco Oliver Pötzsch (tradotto in italiano da Beat con il titolo La figlia del boia), ed è stato scelto basandosi sui commenti e le recensioni entusiaste apparse sul sito tedesco di Amazon, nonostante i risultati incerti delle vendite nelle librerie tedesche. Pubblicato nel 2010 in traduzione inglese, ha venduto più di un milione di copie, la maggior parte delle quali in formato elettronico.

Altri libri di successo pubblicati da AmazonCrossing sono il romanzo Nowhere to Be Found dello scrittore coreano Bae Suah, e Last Train to Istanbul del turco Ayse Kulin (L’ultimo treno per Istanbulpubblicato in Italia da Newton Compton). L’investimento di dieci milioni di dollari di AmazonCrossing servirà a aumentare il numero dei titoli e a gestire una nuova piattaforma dove si potranno proporre opere da tradurre. Tra i libri che usciranno nel 2016 ci sono Pierced by the Sun dell’autrice di bestseller messicana Laura Esquivel, e Rage, il nuovo romanzo dell’autore polacco Zygmunt Miloszewski.