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  • Sabato 17 ottobre 2015

Le nuove misure di austerità in Grecia

Sono le prime legate all'ultimo pacchetto di aiuti internazionali, c'è tra le altre cose l'innalzamento dell'età pensionabile: sono state votate da Syriza e dai Greci Indipendenti

Venerdì il Parlamento della Grecia ha approvato il primo pacchetto di misure economiche che fa parte del nuovo piano di aiuti su cui il governo greco si è accordato lo scorso luglio con Unione europa, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale. Tra le misure approvate dal Parlamento, ci sono anche un innalzamento dell’età pensionabile, nuove tasse e multe più severe per gli evasori. Il pacchetto ha ottenuto il voto favorevole di 154 deputati su 300.

La misura più importante del pacchetto è la norma che prevede la graduale eliminazione delle pensioni anticipate. Il processo dovrebbe terminare nel 2022, quando tutti i greci andranno in pensione a 67 anni. Chi è già andato in pensione sfruttando le regole più generose in vigore in precedenza dovrà pagare un’imposta speciale del 10 per cento sulla sua pensione. Altre norme prevedono regole più stringenti per la lotta all’evasione fiscale e nuove imposte sui redditi da affitto.

Il pacchetto è stato votato dalla coalizione di governo formata da Syriza, guidato da Alexis Tispras e uscito vincitore dalle elezioni dello scorso settembre, e dal partito di destra nazionale dei Greci Indipendenti: è la stessa coalizione salita al governo dopo le elezioni del gennaio 2015 e che si è rotta dopo che Tsipras, ad agosto, decise di accordarsi con i creditori della Grecia per un nuovo piano di salvataggio particolarmente severo.

Ad agosto i partiti Nuova Democrazia, PASOK e To Potami – quella che oggi è l’opposizione – avevano votato insieme a Syriza il nuovo piano di aiuti. Ieri questi partiti hanno però votato contro il primo pacchetto di misure di austerità. Syriza e Greci Indipendenti hanno una maggioranza di appena cinque seggi in Parlamento. Entro metà novembre il Parlamento voterà un nuovo pacchetto di misure di austerità che dovrebbe includere anche misure particolarmente sgradite al governo, come una serie di privatizzazioni.