Come sta cambiando Medium

Il sistema che è una via di mezzo tra una piattaforma per blog e un social network ha presentato un po' di nuove funzioni

Medium, la piattaforma per scrivere e condividere post online creata dal cofondatore di Twitter Ev Williams, ha annunciato una serie di aggiornamenti per il suo sito nel corso di un evento per la stampa organizzato ieri a San Francisco, California (Stati Uniti). Le principali novità riguardano il sistema per scrivere i post, le applicazioni per leggerli su smartphone e la possibilità di menzionare le persone all’interno degli articoli. Medium ha anche messo a disposizione parte del suo codice che i gestori dei siti potranno usare per integrare le funzioni della piattaforma, rendendo più semplice la pubblicazione di contenuti anche da sistemi diversi.

Applicazioni
Medium ha spiegato che negli ultimi sei mesi il numero di lettori sulle sue applicazioni per iOS (iPad e iPhone) e Android è triplicato, e che gli utenti passano molto tempo a leggere gli articoli, a commentarli e a scriverne di nuovi, spesso usando come spunto le altre cose che hanno letto in giro sulla piattaforma. Nella loro nuova versione, le applicazioni mostrano più informazioni nei profili dei singoli iscritti, ma soprattutto danno la possibilità di seguire più facilmente i propri autori preferiti per non perdere le nuove pubblicazioni. In un certo senso, le app hanno assunto un aspetto più da social network, pur mantenendo le funzioni per modificare e pubblicare i propri post.

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Menzioni
Sempre nell’ottica di rendere più semplice l’interazione tra i suoi iscritti, Medium ha aggiunto un sistema più pratico per citare un altro utente all’interno dei post che si stanno scrivendo. Utilizzando @nomeutente, la persona menzionata riceve una notifica e sa di essere finita all’interno di un testo. Le menzioni possono essere inserite direttamente nella fase di scrittura dei post.

Editor
L’editor di Medium, cioè la sezione della piattaforma dove materialmente si scrivono i post, è stato modificato per rendere più semplice la scrittura su applicazione e sulla versione per browser. Tra le novità ci sono la possibilità di inserire un capolettera all’inizio di un paragrafo di maggiori dimensioni rispetto al resto del testo, e quello di usare i TK (“To come”) per indicare i paragrafi che dovranno subire ancora modifiche e non perderseli per strada. Sono stati aggiunti altri font e apportate modifiche ai layout per gli schermi più piccoli.

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API
Medium ha messo a disposizione alcune API, cioè un set di strumenti per i programmatori, per rendere possibile la pubblicazione di contenuti sulla sua piattaforma attraverso altri sistemi. Si potrà quindi scrivere in un editor per computer o per dispositivo mobile, pubblicandolo poi direttamente su Medium. Tra i sistemi che aderiscono ci sono Blogger di Google e WordPress.

Domini
La grafica ordinata ed essenziale di Medium piace molto e negli ultimi tempi molti gestori di siti, di piccole o medie dimensioni, hanno chiesto se fosse possibile farci girare sopra i loro siti mantenendo i domini. Medium ha testato la cosa con un centinaio di produttori di contenuti e, visti i buoni risultati, ha aperto il programma a tutti coloro che vorranno trasferire i loro contenuti sulla sua piattaforma mantenendo il loro dominio e i vecchi indirizzi (permalink) dei loro post.

Medium
Medium esiste dal 2012 quando fu ideato da Evan Williams, già cofondatore di Twitter e prima ancora di Blogger. Inizialmente era uno strumento usato soprattutto dagli utenti di Twitter per pubblicare saltuariamente dei post più lunghi, con la comodità di potere usare le stesse credenziali e nome utente di Twitter. Il sistema ha ottenuto un buon successo e si è rapidamente evoluto diventando un punto di riferimento per diversi autori e giornalisti. Ora si sta ulteriormente evolvendo e secondo diversi analisti potrebbe diventare una piattaforma ideale per gli editori di giornali, alla ricerca di nuovi sistemi per offrire i loro articoli in modo rapido e ordinato soprattutto sugli schermi di dimensioni ridotte degli smartphone.

Gli investitori credono molto nell’approccio di Medium e nelle sue possibili future evoluzioni, anche dal punto di vista commerciale con lo sviluppo di sistemi per gestire e vendere la pubblicità. La scorsa settimana la piattaforma ha raccolto 57 milioni di dollari di investimenti da parte di diversi fondi. Tra gli investitori ci sono Google Ventures, Greylock Partners, Obvious Ventures e Andreessen Horowitz, alcuni dei nomi più conosciuti nella Silicon Valley quando si tratta di investimenti nelle startup. I nuovi investimenti hanno portato la società a una valutazione teorica intorno ai 400 milioni di dollari.