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  • Mercoledì 7 ottobre 2015

Le accuse di tangenti all’ONU

L’ex presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite John Ashe è stato arrestato a New York con cinque altre persone

John Ashe (AP Photo/Richard Drew, File)
John Ashe (AP Photo/Richard Drew, File)

L’ex presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, John Ashe, è stato arrestato negli Stati Uniti insieme a cinque altre persone con l’accusa di avere ricevuto pagamenti da un miliardario cinese per favorire i suoi affari. Secondo i magistrati di New York che hanno condotto l’inchiesta giudiziaria, Ashe, che ha 61 anni ed è di Antigua e Barbuda, aveva “trasformato l’ONU in un sistema per fare profitti” aiutando l’immobiliarista di Macao Ng Lap Seng a ottenere contratti governativi da svariate decine di milioni di dollari. Ashe è accusato di avere preso in tutto circa 1,3 milioni di dollari in tangenti, che avrebbe speso in buona parte per beni di lusso. Le presunte attività illecite sarebbero iniziate nel 2011, un paio di anni prima che Ashe fosse nominato presidente dell’Assemblea generale, e proseguite fino al 2014.

Sfruttando la sua posizione di rappresentante permanente di Antigua e Barbuda, prima, e di presidente dell’Assemblea poi, Ashe propose la costruzione di un centro conferenze del costo di diversi miliardi di dollari da fare costruire con fondi delle Nazioni Unite a Macao, con la partecipazione di Ng Lap Seng. Ashe organizzò inoltre incontri con i rappresentanti di diversi stati, cercando di fare ottenere a Ng contratti di vario tipo, come un ricco accordo in Kenya per lo sviluppo di nuove aree urbane. Tra i favori ricevuti in cambio, oltre al denaro, ci sarebbero stati anche soggiorni in alberghi di lusso. Le presunte tangenti venivano girate ad Ashe attraverso una fondazione con sede a New York.

Oltre ad Ashe, martedì sono state arrestate altre cinque persone per il presunto giro di tangenti. Tra questi ci sono lo stesso Ng, Francis Lorenzo, un diplomatico della Repubblica Dominicana, e due cittadini naturalizzati statunitensi che vivono in Cina e che avrebbero partecipato al sistema di tangenti. Nei loro confronti ci sono accuse di vario tipo compresa quella di cospirazione e di riciclaggio di denaro.

Ng è a capo di Sun Kian Ip Group, azienda che controlla una fondazione di cui fanno parte diversi ambasciatori delle Nazioni Unite, compresi Ashe e Lorenzo. Ng è membro di diversi comitati governativi in Cina e fa parte della Conferenza politica consultiva del popolo cinese, la più importante istituzione cinese con funzioni consultive per il governo. In precedenza Ng era già stato al centro di alcune indagini negli Stati Uniti a metà degli anni Novanta, per alcuni finanziamenti ritenuti sospetti nei confronti del partito democratico ai tempi della rielezione di Bill Clinton. Nel 2014, Ng era stato indagato in un altro caso di presunte tangenti legate a Las Vegas Sands, una delle più importanti catene di hotel-casinò del mondo.

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha detto di essere “scioccato e molto preoccupato” dalle accuse nei confronti di Ashe. L’ONU non era a conoscenza delle indagini, ma ha dato la propria disponibilità per fare chiarezza su quanto avvenuto.