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  • Mercoledì 30 settembre 2015

Tutto sull’abbonamento a Netflix, che sarà disponibile in Italia dal 22 ottobre

I prezzi e le altre informazioni utili sul più popolare servizio di tv in streaming al mondo (no, non ci sarà House of Cards)

Netflix, il popolare servizio per vedere in streaming on demand serie tv e film, sarà accessibile in Italia dal 22 ottobre 2015. Netflix è considerato il più diffuso servizio di “internet tv” al mondo: esiste dal 1997, quando offriva un servizio di noleggio di DVD e videogiochi, ma dal 2008 si è progressivamente trasformato nel servizio di streaming online che è oggi. Ha 65 milioni di abbonati in più di 50 paesi del mondo e da anni produce per conto proprio serie televisive e documentari di grande successo. Netflix ha anche aperto due account in italiano, su Twitter e su Facebook, per promuovere i propri servizi.

Il prezzo

Ci saranno tre piani di abbonamenti: uno “Base” che permetterà di usare il servizio su un dispositivo per volta a definizione standard, e costerà 7,99 euro al mese; uno “Standard” che permetterà di aprire due streaming contemporaneamente e in alta definizione, e costerà 9,99 euro al mese; uno “Premium”, che permetterà di aprire quattro sessioni di streaming contemporaneamente e in formato Ultra HD 4K, che costerà 11,99 euro.

Come usare Netflix

Si può accedere a Netflix grazie alle app installate su moltissime Smart TV e set-top box collegati a Internet, ma anche da Apple Tv, da Chromecast (di cui sono appena stati presentati due nuovi modelli) e dalle console per videogiochi; e poi da tablet, dal browser del computer e dalle app per smartphone. L’abbonamento a Netflix non è collegato a un abbonamento a un provider di internet: basta avere una qualsiasi connessione internet per iscriversi. Vodafone proporrà promozioni che includeranno abbonamenti a Netflix insieme alle connessioni in fibra ottica o 4G. Per i clienti TIM, invece, Netflix sarà accessibile attraverso Tim Vision, la tv on demand di Telecom Italia.

Il Catalogo

Il catalogo di Netflix è diverso paese per paese, sulla base degli accordi che la società stringe con le società di produzione e distribuzione dei film e delle serie tv: i dirigenti di Netflix dicono che il catalogo italiano sarà composto per un 80 per cento da titoli internazionali e per un 20 per cento da titoli italiani definiti “di respiro internazionale”. Il catalogo crescerà col passare dei mesi anche sulla base delle preferenze degli abbonati: i dirigenti di Netflix dicono che le sue dimensioni raddoppieranno entro il primo anno di disponibilità del servizio.

Tra i titoli statunitensi ci saranno le più recenti produzioni originali di Netflix, come Daredevil, Bloodline, Sense8, Marco Polo e Narcos: le nuove stagioni di queste serie saranno diffuse su Netflix Italia contemporaneamente col resto del mondo. Le serie di Netflix che oggi sono trasmesse da Sky e Mediaset (come House of Cards e Orange Is The New Black, per esempio) continueranno a essere trasmesse solamente su questi network, a meno che non decidano di rinunciare: e gli accordi in vigore permettono loro, qualora lo volessero, di trasmettere tutti gli episodi in una volta, uno dopo l’altro.

Tutti i contenuti saranno disponibili in lingua originale, con audio e sottotitoli in altre lingue tra cui l’italiano; e saranno disponibili anche in qualità 4K, per quelli che hanno una televisione e una connessione Internet che ne permettono la fruizione. Riguardo le lentezze delle connessioni Internet italiane fuori dalle grandi città, quelli di Netflix dicono che chiunque riesce a vedere un video di YouTube in alta definizione può vedere i film su Netflix, e che comunque l’azienda fornirà un mese di prova gratuito durante il quale provare il servizio. Nei mesi precedenti al lancio Netflix fornisce ai provider l’intero catalogo, così che possano immagazzinarlo nei loro server e rendere più fluido e meno oneroso per la banda lo streaming dei file.

Netflix in Italia, prima

Ci sono comunque già molti utenti in Italia che usano Netflix in un modo un po’ abusivo: Francesco Costa, giornalista del Post, aveva raccontato la sua esperienza come utente di Netflix spiegando come si può accedere al sito anche se si vive in un paese dove ancora non è disponibile:

Basta invitare a casa un amico smanettone e creare una VPN per convincere Netflix che non vi state collegando da Quarto Oggiaro – come tutti i milanesi su Internet, mi sembra di capire – bensì dagli Stati Uniti. È illegale? Non lo so. Usare una rete VPN è legale. L’app di Netflix era già installata sul Media Player che ho comprato da Mediaworld. Il costo dell’abbonamento mi viene regolarmente addebitato ogni mese sulla carta di credito, e quindi si capisce perché per Netflix quello degli utenti abusivi – centinaia di migliaia in tutto il mondo, sembra – sia forse più un’opportunità che un problema.