Cos’è Betagoogle

Sembra una nuova versione di Google ma non lo è: serve a sensibilizzare chi lo usa sulla crisi dei migranti

Da alcuni giorni è online un nuovo sito: si chiama betagoogle.com ma non ha in realtà nulla a che fare con Google. Il dominio è stato creato il 4 settembre attraverso una società olandese e a una prima occhiata il sito è una perfetta copia di Google. Betagoogle si presenta come un sito capace di predire il futuro ma dopo pochi secondi che lo si utilizza si capisce che il suo vero scopo è sensibilizzare chi lo usa sulla situazione dei migranti e sulla crisi che nelle ultime settimane ha coinvolti diversi stati attorno ai Balcani

(Il Liveblog del Post sulla situazione dei migranti)

Betagoogle funziona così: dopo averlo aperto – da oggi è necessario dare una sorta di “consenso” prima di aprirlo, perché Google lo segnala come sito non sicuro: fino a ieri il consenso non era necessario – si vede una barra di ricerca uguale a quella di Google. Provando a scrivere qualcosa nella barra di ricerca si vede però che il testo si scrive da sé e compaiono quindi cinque domande, la prima delle quali è: “dove posso trovare un posto sicuro?”. Dopo le cinque domande, se si clicca su “Predict my future”, compare una nuova pagina web che svela la vera funzione di Betagoogle. Il titolo della pagina è “Ovviamente non possiamo predire il futuro” e il testo che segue spiega che ogni giorno 60 milioni di profughi si interrogano sul proprio futuro, chiedendosi per esempio se esista per loro un posto sicuro: «abbiamo usato un finto Google per ottenere la tua attenzione, perché apparentemente ti interessa solo il tuo futuro. Per favore prenditi un momento per pensare al loro futuro».

Svelato l’inganno e spiegata la sua funzione Betagoogle permette di vedere immagini e video di migranti e profughi e accedere al sito dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, da cui è possibile fare una donazione. Betagoogle mostra anche una sfera di cristallo con un numero in costante aumento: serve a spiegare come il problema dei migranti sia costante e sempre attuale.