Il Milan non fa più il nuovo stadio, dice Berlusconi

Ha detto che nonostante i progetti alla fine «prevarrà l'affetto che lui stesso nutre per San Siro»

Silvio Berlusconi nel 2008 a San Siro. (Getty Images)
Silvio Berlusconi nel 2008 a San Siro. (Getty Images)

Lunedì sera Silvio Berlusconi ha commentato l’eventualità della costruzione di un nuovo stadio per il Milan, una delle più famose squadre di calcio italiane, esprimendo parecchio scetticismo rispetto a quello che si sapeva finora. Si dava ormai per certo da tempo che il Milan avrebbe costruito un nuovo stadio: la costruzione era prevista nel quartiere Portello di Milano e la proposta era stata già approvata dalla Fondazione Fiera Milano, che gestisce i terreni del centro-nord della città dove si trova il complesso della Fiera e dove il Milan ha già costruito la nuova sede. Ieri Silvio Berlusconi invece ha detto:

Credo siano intervenute molte considerazioni e approfondimenti negativi, per cui immagino che prevarrà il sentimento di affetto che ho io nei confronti di San Siro. Oltretutto so che San Siro sta abbellendosi, perché deve adempiere a ciò che chiede la Federazione Internazionale per essere sede della finale di campionato europeo dell’anno prossimo. E quindi, ricordo che San Siro era tra gli stadi italiani il migliore, perché è nato per il calcio, non ha quella distanza tra gli spettatori e il campo dove si giuoca che hanno invece altri stadi, per esempio quelli di Roma, di Napoli, dove io non riesco a gustare una partita di calcio essendo abituato a San Siro.

Berlusconi ha anche aggiunto che lo stadio di San Siro piacerebbe molto a Bee Taechaubol, il futuro socio del Milan, che ne deterrà il 48 per cento.