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  • Martedì 8 settembre 2015

Le foto della tempesta di sabbia in Libano e Israele

Scene ingiallite di chi si ripara e di chi fa come se niente fosse, ma le autorità sono preoccupate: sono morte due persone

 (AP Photo/Hassan Ammar)
(AP Photo/Hassan Ammar)

Negli ultimi due giorni il Libano e Israele sono stati colpiti da una grossa tempesta di sabbia che ha ridotto di molto la visibilità e creato problemi respiratori a diverse persone. In Libano, due persone sono morte per complicazioni respiratorie. Dalle foto comparse sulle agenzie, però, alcune persone non sembrano preoccuparsi troppo della tempesta: c’è chi continua a fare il bagno o a correre vicino alla spiaggia, come se fosse un giorno come un altro.

La tempesta si è formata in Siria e in Iraq e poi ha proseguito verso altri paesi del golfo. In Siria ha impedito all’esercito del governo di usare gli aerei per bombardare i ribelli. In Israele i problemi sono cominciati lunedì: il ministro dell’Ambiente ha detto che la tempesta potrebbe creare danni ai bambini, alle persone anziane e alle donne incinte.

In Libano le autorità hanno chiesto di non bruciare i sacchi della spazzatura che rimangono per le strade: nel paese è in corso da tempo una protesta per il servizio della raccolta dei rifiuti. Il ministro dell’Ambiente libanese ha detto che probabilmente la tempesta continuerà fino a mercoledì e l’umidità rimarrà tra il 65 e l’85 per cento (per dare un’idea: a Roma arriva al massimo al 50 per cento di giorno, in estate). A Cipro i voli sono stati sospesi quando la visibilità si è ridotta a circa 500 metri. In Giordania sono state chiuse molte scuole.