La Francia contro il muro anti-migranti dell’Ungheria

Il ministro degli Esteri ha parlato di «recinti che non useremmo nemmeno per gli animali»

Un uomo siriano aiuta sua figlia a superare la barriera di filo spinato al confine tra Ungheria e Serbia, nella città di Röszke. (AP Photo/Darko Bandic)
Un uomo siriano aiuta sua figlia a superare la barriera di filo spinato al confine tra Ungheria e Serbia, nella città di Röszke. (AP Photo/Darko Bandic)

Laurent Fabius, ministro degli Esteri della Francia, ha criticato duramente la costruzione di un “muro” – che per il momento è una rete metallica avvolta con filo spinato – al confine tra Ungheria e Serbia decisa e promossa dal governo di estrema destra di Viktor Orbán. La costruzione del muro è iniziata a luglio. Il governo ungherese è stato accusato più volte di non rispettare i diritti umani dei rifugiati e dei migranti che arrivano in Ungheria. Fabius ha detto:

«L’Ungheria è parte dell’Europa, che ha dei valori: e quei valori non si rispettano mettendo in piedi recinti che non useremmo nemmeno per gli animali»

Fabius ha criticato anche i paesi europei – «soprattutto quelli dell’est» – che si oppongono alle quote decise per distribuire equamente le persone che fanno richiesta di asilo nei paesi dell’Unione Europea. Il 14 settembre si riuniranno i ministri degli Interni dei paesi dell’Unione Europea, per discutere della situazione.