L’Ucraina “ristrutturerà” il suo debito

Vuol dire che restituirà alle banche solo parte dei soldi dovuti, e in più tempo: ma l'economia del paese è comunque messa malissimo

La ministra delle Finanze Natalie Jaresko.
YURIY KIRNICHNY/AFP/Getty Images)
La ministra delle Finanze Natalie Jaresko. YURIY KIRNICHNY/AFP/Getty Images)

l’Ucraina ha trovato un accordo con i suoi creditori per “ristrutturare” il suo debito pubblico, dopo cinque mesi di colloqui. Ristrutturare un debito vuol dire modificare le condizioni per la restituzione del denaro: l’accordo in questo caso include un “haircut” – cioè un taglio del debito da pagare – del 20 per cento su 18 miliardi di dollari. Inoltre le date per alcuni rimborsi sono state posticipate di quattro anni e il tasso d’interesse è fissato al 7,75 per cento. I creditori con cui l’Ucraina ha trovato l’accordo sono quasi esclusivamente grandi banche.

«Sono stati cinque mesi molto difficili», ha detto la ministra delle Finanze Natalie Jaresko, che è nata a Chicago e ha preso la cittadinanza ucraina lo scorso dicembre, quando ha iniziato a lavorare per il governo. «Sono sicura che il mercato interpreterà bene questo accordo». In cambio del taglio del debito, i creditori otterranno dei titoli collegati alla crescita del PIL dell’Ucraina a partire dal 2021. La Russia, che è creditrice dell’Ucraina per circa 3 miliardi di dollari, ha fatto sapere che non parteciperà all’accordo.

Petro Poroshenko, il presidente dell’Ucraina, sta tentando di risollevare l’economia ucraina dalla grave crisi provocata dalla guerra combattuta negli ultimi anni contro le milizie armate dei separatisti filo-russi, sostenuti economicamente e militarmente dalla Russia. Gli analisti prevedono che il PIL dell’Ucraina si riduca dell’8,7 per cento nel corso del 2015. Il cosiddetto “Misery Index”, un indice statistico che indica la povertà di un paese combinando i dati su inflazione e disoccupazione, è cresciuto del 60 per cento in Ucraina: solo quello del Venezuela nell’ultimo anno è cresciuto di più.

Nonostante l’accordo di oggi sia stato raggiunto con i maggiori creditori privati, sarà necessaria l’approvazione di altri creditori minori prima che possa essere valido su tutti i titoli di stato detenuti dagli investitori: un prospetto verrà presentato a metà settembre e i creditori potranno esprimere la loro opinione. Perché il piano sia approvato, dovrà votare a favore il 75 per cento dei presenti in un’assemblea in cui siano presenti almeno due terzi del totale dei creditori.

In ogni caso alcuni analisti sono scettici sulla capacità dell’Ucraina di ripagare il suo debito – anche se ristrutturato – visto l’andamento della guerra. Questo accordo è stato appoggiato dal Fondo Monetario Internazionale, che fornisce una forma di garanzia per i creditori e sta fornendo aiuti economici all’Ucraina. Quando il programma di aiuti dell’FMI sarà terminato, l’Ucraina potrebbe avere comunque molta difficoltà a trovare soldi in prestito sui mercati finanziari.