“M”, l’assistente personale di Facebook

È una specie di Siri, ma scrive invece di parlare: e quelli di Facebook dicono che sarà in grado di fare più cose

Foto: AP Photo/Eric Risberg
Foto: AP Photo/Eric Risberg

Facebook ha introdotto un assistente personale che funziona in modo molto simile a Siri, quello per iPhone. Anche Google e Windows ne hanno uno: si chiamano “Google Now” e “Cortana”. L’assistente di Facebook si chiamerà semplicemente “M” e funzionerà indipendentemente dal tipo di sistema operativo utilizzato dallo smartphone. “M” infatti è uno strumento interno all’app “Messenger” di Facebook: per usarlo basta aprirla e selezionare “M” come se fosse uno qualsiasi dei vostri contatti Facebook. “M” assisterà gli utenti in compiti come cercare e prenotare un ristorante, inviare dei regali o prenotare degli alberghi per le vacanze. Per il momento è ancora in fase di prova: lo stanno usando un po’ di utenti Facebook nell’area di San Francisco. Per averlo in Europa e in italiano probabilmente ci vorrà ancora un po’.

La novità di M rispetto a Siri e agli altri assistenti personali è che, mentre questi funzionano esclusivamente in base a un’intelligenza artificiale, M è un sistema ibrido che usa sia l’intelligenza artificiale sia la supervisione e l’intervento da parte di alcuni impiegati di Facebook. In questo modo M permette di fare cose, come comprare i biglietti, che gli altri assistenti personali non possono ancora fare. Chi utilizzerà il servizio comunque non sarà in grado di dire se e quanto intervento umano ci sia dietro ogni operazione. M non raccoglie i dati degli utenti, coma fa per esempio Google Now, ma è in grado di imparare da ciò che gli viene scritto: all’inizio sarà un po’ difficile che riesca a individuare gusti e necessità ma dopo un po’, secondo gli sviluppatori, diventa più efficiente.