La lettera a Obama di un ragazzo curato con le staminali

Nel 2007 aveva chiesto al futuro presidente di sostenere la ricerca sulle cellule staminali, che sei anni dopo gli ha permesso di curare un linfoma

La pagina ufficiale della Casa Bianca su Facebook ha pubblicato una lettera indirizzata al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, da Gavin Nore, un ragazzo di 15 anni cui era stato diagnosticato un tumore poi curato grazie a un trapianto di cellule staminali. Nore spiega di avere conosciuto Obama durante la sua campagna elettorale del 2007 e che per caso (non gli era ancora stato diagnosticato nulla) gli chiese se fosse intenzionato a proseguire la ricerca sulle cellule staminali, uno degli ambiti più promettenti per lo sviluppo di terapie per i tumori e per un’ampia serie di altre malattie. All’epoca negli Stati Uniti erano in vigore diverse restrizioni sulla ricerca in questo campo, che implica in alcuni casi l’utilizzo di cellule derivate da embrioni, cioè da ovuli fecondati in una prima fase di sviluppo e che potenzialmente potrebbero diventare un feto. Obama promise di proseguire e migliorare le condizioni per i ricercatori, e così fece nel 2009 approvando alcune regole che rimossero i divieti sull’utilizzo degli embrioni nella ricerca in particolari circostanze.

La lettera di Gavin Nore:

Caro signor Presidente,

il mio nome è Gavin Nore. Sono un ragazzo di 15 anni di Fort Dodge, Iowa. L’ho incontrata per la prima volta quando avevo otto anni. Nel 2007 lei fece un discorso durante la sua campagna elettorale. Quando finì fu data la possibilità al pubblico di farle qualche domanda. Ebbi l’opportunità di incontrarla e di chiederle “Continuerà a finanziare la ricerca per le cellule staminali?”. Mi rispose che l’avrebbe finanziata ancora. Quando ho compiuto 14 anni mi è stato diagnosticato un linfoma di Hodgkin, era il 14 febbraio del 2013. Ho vinto la battaglia: nell’estate del 2013 mi hanno detto che ero guarito dal cancro. Poi, nell’agosto dello stesso anno, me lo hanno di nuovo diagnosticato. Sono stato sottoposto a un trapianto con cellule staminali. Ho vinto la battaglia ancora una volta. Desidero ringraziarla molto per avere permesso la continuazione della ricerca. Se non fosse continuata, oggi non sarei qui.
Ancora una volta, grazie signor Presidente.

Cordialmente,

Gavin Nore

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