Le pompe funebri dei Casamonica

Repubblica ha intervistato l'azienda che ha curato il discusso funerale romano della famiglia accusata di attività criminali

Stella Cervasio ha intervistato a Napoli – su Repubblica di domenica – Ciro Casarano, responsabile dell’agenzia di pompe funebri che si è occupata del contestato e ricco funerale di Vittorio Casamonica, membro di una famiglia accusata di attività criminali a Roma.

Pensa davvero che è tutto normale?
«Funerali come quello ne facciamo tutti i giorni. 350 in un anno».
Ma non sempre si tratta di nomi della malavita.
«Se noi dei morti consideriamo quello che hanno fatto in vita, dopo, boss o politici, nella bara sono tutti uguali».
Se fossero tutti uguali non userebbero cavalli e musica del Padrino…
«I cavalli non sono uno sfarzo, loro sono come Moira Orfei e la gente di circo, amano i cavalli. Noi abbiamo dato i carri anche per il film su San Giuseppe Moscati con Fiorello. Con i cavalli hanno portato anche i santi al cimitero».
Ora paragona i santi ai boss?
«Era libero, non è morto in carcere. I funerali vengono vietati dal questore quando si tratta di morti ammazzati, per ragioni di ordine pubblico».
Certo nessuno vi ha vietato niente…
«Il divieto c’è anche se uno ha la sorveglianza speciale. Noi abbiamo fatto il funerale del padre nel ‘90 a Roma: il permesso lo firmò il sindaco Vetere. Ci sono stati la scorsa settimana i funerali di un imprenditore ex pescatore di Pozzuoli con il tiro a sei, e hanno sparato anche i fuochi artificio. Queste semmai sono cose da boss, non quelle di Roma. Bacoli, Frattamaggiore, i funerali così sono comuni, pure con la banda, un fatto naturale. Le leggi bisogna saperle. Se facciamo resuscitare Casamonica voglio vedere chi può vietargli il funerale. L’elicottero e i manifesti non vanno. Quelli sono stati affissi sulla proprietà della Chiesa, e noi lì non siamo autorizzati. Chissà il prete che ha dato il permesso…».
Vi hanno mai vietato un funerale?
«Quello di Angelo Nuvoletta (figlio del boss camorrista legato ai corleonesi Lorenzo, ndr), tornato dal carcere di Parma a Marano da morto ».
Ha guadagnato molto?
«Mi ha pagato l’agenzia Az e EuroCof di Roma. Ho capito che si trattava di un Casamonica solo quando sono arrivato vicino all’Ikea. Ci chiamano perché solo la mia ditta può portare i cavalli in trasferta. Noi affittiamo per 2500 euro all’agenzia che non so quanto chieda ai clienti. Quindici giorni fa si è bloccata tutta Ostia per il carro e i cavalli della regina degli zingari, una parente della stessa famiglia, ma nessuno ne ha parlato.Se vengono a ordinare un funerale devo dire scusate datemi il certificato penale?».