I migranti a Roma

Le foto del campo per accoglierli gestito dalla Croce Rossa, nell'attesa che finisca la ristrutturazione di un ex alloggio dei ferrovieri

Un volontario della Croce Rossa con un bambino, tra le tende allestite vicino alla stazione Tiburtina, Roma, 20 agosto 2015. 
(Vincenzo Livieri - LaPresse)
Un volontario della Croce Rossa con un bambino, tra le tende allestite vicino alla stazione Tiburtina, Roma, 20 agosto 2015. (Vincenzo Livieri - LaPresse)

In questi giorni in Italia la situazione dei migranti – della loro accoglienza, gestione, identificazione – è particolarmente complicata a Roma: il comune aveva assicurato che entro luglio avrebbe messo a disposizione dei migranti il Ferrhotel, l’ex alloggio dei ferrovieri, che si trova vicino alla stazione Tiburtina. La ristrutturazione dell’edificio però non è ancora terminata, e da giugno i migranti vengono accolti in un campo di emergenza, non lontano dalla stazione, gestito dalla Croce Rossa. Il campo ospita circa 160 migranti provenienti soprattutto dall’Eritrea e, in misura minore, da Somalia, Afghanistan, Etiopia e Ciad. Per molti di loro Roma è soltanto una tappa di passaggio lungo la strada per la Francia, la Germania, la Svezia, dove hanno intenzione di chiedere asilo politico, cui probabilmente hanno diritto. Non lontano dai tendoni della Croce Rossa, i migranti vengono aiutati anche dal centro Baobab, gestito interamente da volontari e grazie a donazioni private: distribuisce ogni giorno circa 600 pasti e ospita nel suo dormitorio oltre 200 persone.