I danni dell’alluvione di Rossano

Sulla costa ionica della Calabria circa 500 persone hanno passato la notte nei centri di accoglienza, ma la situazione è migliorata e non piove più

Rossano, 12 agosto 2015. (LaPresse - Gerardo Cafaro)
Rossano, 12 agosto 2015. (LaPresse - Gerardo Cafaro)

Dopo le forti piogge iniziate nella notte tra l’11e il 12 agosto, e i conseguenti allagamenti, in Calabria la situazione non si è ancora del tutto stabilizzata, soprattutto nella zona di Rossano e Corigliano Calabro, nella costa che si affaccia sullo Ionio. Questa notte le piogge sono continuate, anche se intermittenti, e i vigili del fuoco di Cosenza hanno continuato a lavorare insieme ai pompieri di altre città del centro sud. La situazione delle strade di Rossano e Corigliano Calabro sembra però migliorata grazie al deflusso dell’acqua che si era accumulata sulle strade a causa dello straripamento del torrente Citrea: ieri le piogge avevano allagato le strade e alcune case e avevano trascinato molte auto in sosta verso il lungo mare di Lido Sant’Angelo.

Lungo la costa ionica cosentina circa 500 persone sono state costrette ieri a lasciare le loro case o le strutture turistiche in cui si trovavano: hanno passato la notte in due centri di accoglienza della zona. Questa mattina – almeno per il momento – non piove più e c’è il sole. Oggi dovrebbero arrivare a Rossano anche il capo del dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, e il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti: dovrebbero farsi delle stime più precise dei danni causati dall’alluvione.

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